La guerra in Ucraina e in Israele, il piano economico per risollevare gli Usa nei prossimi quattro anni e l’immancabile scambio di accuse che tutti si stavano aspettando. Il dibattito di oggi 11 settembre 2024 tra Kamala Harris e Donald Trump ha dato il via al countdown per il 5 novembre quando gli statunitensi andranno alle urne per scegliere il prossimo presidente.

Il confronto è andato in onda alle ore 21 – le 3:00 del mattino italiane – sul canale Abc. Trump, accompagnato dal figlio Eric, ha accusato Kamala Harris di non aver fatto nulla nei quattro anni in cui è stata vicepresidente ed ha definito l’assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2021 come ‘una manifestazione pacifica‘. Le accuse del tycoon non si fermano qui, Trump ha contestato il piano economico di Harris considerato ‘socialista’ e la posizione sulla guerra in Ucraina e in Israele. Per la maggior parte dei quotidiani statunitensi la ‘vincitrice‘ del confronto è stata Kamala Harris.

Il dibattito tra Harris e Trump oggi 11 settembre 2024

Harris mette all’angolo Trump nel dibattito che anticipa il voto del 5 novembre. Un registro che cambia totalmente rispetto al precedente confronto del 26 giugno tra i candidati alle presidenziali quando i democratici erano rappresentati da Joe Biden sostituito meno di un mese dopo da Kamala Harris. Il confronto tra i due candidati è iniziato con una stretta di mano per nulla scontata ed ha toccato diversi temi: dal piano economico per contrastare l’inflazione che ha colpito gli Stati Uniti negli ultimi anni fino alle due guerre – quella in Israele e in Ucraina – nelle quali il Paese è coinvolto in quanto Grande Potenza.

Il piano economico di Kamala Harris era ben noto dallo scorso mese quando nel corso della convention democratica di Chicago aveva spiegato le sue intenzioni se eletta alla Casa Bianca a novembre. Kamala Harris vorrebbe approvare un pacchetto di leggi che possa portare ad un abbassamento dei prezzi dei beni fondamentali e dei farmaci- aumentato a seguito dell’inflazione -, a sgravi per le famiglie e a un piano per la costruzione di più abitazioni. La vicepresidente nel corso del dibattito ha affermato:

“Abbiamo problemi di case, intendo aumentare il credito di imposta per i bambini. Il mio piano è dare una deduzione fiscale di 50 mila dollari alle piccole attività”

Rispetto a quattro anni fa, afferma la vicepresidente, la situazione è peggiorata a causa anche di fattori esterni ed urge un intervento da parte dello Stato. Harris non ha perso occasione per ribadire di appartenere alla ‘classe media‘ a differenza del miliardario Trump.

La risposta di Donald Trump al piano economico di Harris: “Il governo è stato disastroso per tutte le classi”

Non perde occasione per obiettare Donald Trump. Il tycoon ha affermato che i quattro anni di presidenza democratica arrivati dopo il suo mandato hanno peggiorato la situazione economica per tutte le classi ed ha bollato il piano di Harris come ‘inesistente‘. Trump ha poi proseguito dicendo che la vicepresidente, una volta salita al potere, aumenterà il divario economico tra ricchi e classe media.

Il confronto sulla politica estera: guerra in Ucraina e in Israele

Sono la guerra in Ucraina e quella in Israele le parti più salienti del dibattito. Gli Usa sono coinvolti nei due conflitti iniziati nel 2022 e nel 2023: Donald Trump ritiene di poter fermare il conflitto nell’est Europa nel giro di pochi giorni dalla sua elezioni facendo leva sul rapporto che ha con il presidente russo Vladimir Putin. La possibilità di fermare la guerra, che da due anni a questa parte contribuisce alla crisi economica statunitense e a ulteriori spese in armamenti, è uno dei temi forti del tycoon. Trump promette poi un confronto con Zelensky se diventerà presidente:

“Quando sarò presidente io parlerò con Vladimir Putin e con Volodymyr Zelensky”

Harris controbatte dicendo che il sostegno all’Ucraina non verrà meno e si chiede se sia un caso che la maggior parte dei capi di governo autoritari tifino per una vittoria Trump. I dittatori sperano in una vittoria del tycoon perché potrebbero facilmente manipolarlo, attacca Kamala Harris. La candidata dem ha ricordato la frase di Trump sul “diventare dittatore il primo giorno”. Infine Harris ha invitato Trump a dire agli 800mila statunitensi di origine polacca che si sarebbe arreso a Putin:

“Dillo agli 800 mila americani di origine polacca in Pennsylvania che vuoi arrenderti in nome della tua amicizia”

La questione israeliana e l’attacco a Harris: “Odia Israele, con lei in due anni scomparirà”

Volano stracci quando si parla di Israele. L’ex presidente degli Usa attacca Kamala Harris senza mezzi termini dicendo che con lei alla guida degli Stati Uniti e la scelta di una strada più diplomatica lo Stato ebraico scomparirà nel giro di due anni:

Lei odia Israele, e vi dico che se diventa presidente nel giro di due anni Israele sparirà”

Nei suoi ultimi mesi la presidenza di Joe Biden sta lavorando per cercare di arrivare a un cessate il fuoco permanente e per chiudere il conflitto prima del 5 novembre. Una ‘missione’ ardua visto lo stallo dei negoziati tra Israele ed Hamas di Doha e di Washington.

Kamala Harris si difende dall’accusa del tycoon spiegando che ha sempre sostenuto Israele ed ha ripercorso quello che è accaduto il 7 ottobre 2023 quando Hamas ha attaccato il sud del Paese. La candidata dem ha condannato le violenze dello scorso anno perpetrate dal gruppo islamico.

Aborto, Harris a Trump: “Vorresti vietarlo a livello nazionale”

Tra i temi affrontati dai due candidati c’è anche l’aborto. Nel corso degli ultimi due anni, anche a causa delle decisioni di alcuni Stati repubblicani e della scelta della Corte Suprema di annullare la sentenza che proteggeva il diritto federale ad abortire, ci sono stati passi indietro. Donald Trump non si scompone e ribadisce che l’aborto è un omicidio arrivando ad affermare che i democratici hanno autorizzato in Virginia l’uccisione del bambino dopo la nascita, come un’esecuzione.

Harris ha quindi ripreso Donald Trump dicendo che la sua visione sull’aborto è del tutto falsa e che se dovesse salire lui al potere arriverebbe a vietarlo a livello nazionale.

Lo scambio di accuse e la gaffe di Trump: “Gli immigrati mangiano gli animali domestici”

Dalla difesa dell’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 fino agli immigrati che mangiano i cani e i gatti. Il candidato repubblicano è noto per usare toni estremi che spesso sfociano in vere e proprie gaffe. L’ex presidente ha difeso quanto accaduto il 6 gennaio di tre anni fa quando un gruppo di estremisti legati a lui hanno assaltato il Campidoglio, a Washington, provocando violenti scontri con le forze dell’ordine.

Per Trump non ci sarebbero state violenze in quell’occasione ma si è trattato di una protesta “pacifica e patriottica“. Alla domanda del moderatore se il tycoon si fosse pentito di quanto accaduto quel giorno Trump ha risposto:

“Io non c’entro niente con quello che successe. I manifestanti non hanno tolto la vita a nessuno e uno di loro è stato ucciso da un poliziotto fuori controllo”

Dopo i fatti del 6 gennaio 2021, l’ex presidente Trump è stato sottoposto ad un lungo processo che è terminato con la concessione dell’immunità parziale da parte della Corte Suprema statunitense. Nessun passo indietro dal tycoon che insiste di aver vinto le elezioni del 2020 – nella realtà dei fatti vinte da Joe Biden.

Non si è fatta attendere la risposta di Kamala Harris che ha definito la visione di Trump come ‘lontana dalla realtà dei fatti’. Il tycoon parla di manifestazioni pacifiche e senza violenze nei confronti delle forze dell’ordine ma quel giorno almeno 140 agenti sono rimasti feriti negli scontri:

“Quel giorno vennero feriti 140 poliziotti, e c’era gente che sputava odio ovunque”

Per quanto riguarda l’immigrazione, Trump ha rilanciato la storia che in Ohio un gruppo di immigrati clandestini ha rubato cani e gatti per mangiarseli. Una vicenda di cronaca che non è mai stata provata, come ribadito da uno dei moderatori. Questo probabilmente è stato lo scivolone più clamoroso della serata.

Le reazioni dopo il dibattito di oggi 11 settembre 2024: chi ha vinto il confronto?

Trump ed Harris non si salutano alla fine del dibattito. I media statunitensi non hanno dubbi su chi ha vinto il confronto: Kamala Harris è riuscita ad avere la meglio su Donald Trump che si messo sulla difensiva dopo un primo attacco nei confronti della dem. E’ troppo presto per parlare di sondaggi ma è sicuro che questo primo dibattito potrebbe avere effetti positivi sui consensi della candidata dem.

Ottimismo anche da parte dell’ex presidente statunitense Barack Obama e dell’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden. Una storia diversa quella narrata dallo staff di Trump e dal suo vice Vance che affermano che il tycoon ha stravinto il dibattito.

Ad aiutare Harris c’è anche un endorsement dal mondo dello spettacolo: la cantautrice statunitense Taylor Swift ha detto che darà il suo sostegno alla candidata dem tramite un post su Instagram.

Un nuovo confronto a ottobre: la proposta di Harris

E se ci fosse un nuovo dibattito a poche settimane dal voto? Lo staff di Harris ha chiesto subito un secondo faccia a faccia nel mese di ottobre senza specificare la data. Prende la palla al balzo lo staff di Trump che afferma che Harris vuole fare un altro dibattito perché “è stata battuta”. Il tycoon tuttavia allontana le voci di una partecipazione ad un nuovo confronto.

Tanta cautela anche tra i dem nonostante proprio da loro parta la proposta. Per Kamala Harris, nonostante i sondaggi raccontino una storia diversa, il Partito Democratico resta l’underdog – lo sfavorito – di queste elezioni. In verità dal cambio di candidato dello scorso luglio i dem hanno rimontato e sono in vantaggio sui repubblicani.

Per la maggioranza degli spettatori che hanno assistito al dibattito tra Harris e Trump la performance della candidata dem è stata migliore. Secondo la Cnn, circa il 63% degli spettatori ha preferito la candidata dem al tycoon.