Le domande del bonus asilo nido 2024 possono essere presentate fino al 31 dicembre. È bene ricordarlo soprattutto nel momento in cui stanno riaprendo le scuole e, per le famiglie, si tratta di un sostegno molto importante.

Il bonus asilo nido, infatti, prevede un contributo economico molto elevato per pagare le rette degli asili nido, sia pubblici che privati.

Chi può chiederlo? L’INPS, con la pubblicazione del messaggio dello scorso marzo, ha fatto il punto sui requisiti e ha chiarito diversi dubbi sul bonus.

Vediamo subito a chi spetta, come presentare la domanda entro la fine dell’anno e come funzionano i pagamenti.

Domande bonus asilo nido fino al 31 dicembre 2024

Sta per iniziare la scuola in tutte le Regioni d’Italia e, adesso, è il momento migliore per ricordare alle famiglie con figli piccoli che è ancora possibile presentare la domanda per il bonus asilo nido.

Si tratta di una misura che prevede l’erogazione di un contributo per il pagamento delle rette degli asili nido, pubblici e privati, e per le forme di supporto domiciliare, per i bambini affetti da gravi patologie.

L’INPS, nella circolare pubblicata l’11 marzo 2024, ha precisato che le domande per il bonus asili nido possono essere presentate entro il 31 dicembre 2024.

Le domande si presentano telematicamente, allegando tutta la documentazione necessaria ai fini del rimborso.

Cosa indicare nella domanda?

  • La denominazione e il codice fiscale dell’asilo nido;
  • Gli estremi del provvedimento autorizzativo, per gli asili nido privati;
  • Le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica per le quali si intende richiedere il bonus.

È possibile anche richiedere il bonus per ulteriori mesi rispetto a quelli già indicati. In questo caso, il richiedente deve presentare una nuova domanda che sarà posta a verifica della disponibilità delle risorse stanziate.

Alla domanda, si deve allegare quanto segue:

  • L’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino in caso di asili nido pubblici;
  • La documentazione comprovante il pagamento di almeno una retta relativa a un mese di frequenza;
  • Le ricevute delle rette relative ai mesi di frequenza successivi, entro la fine del mese di riferimento e non oltre il 31 luglio 2025.

A chi spetta il bonus asilo nido

La misura consiste in un contributo di sostegno al reddito che è stato introdotto dalla Legge n. 232/2016.
A chi è rivolto? Alle famiglie con figli:

  • Di età inferiore a 3 anni o che compiono i 3 anni nell’anno solare;
  • Che frequentano un asilo nido pubblico o uno privato autorizzato oppure affetti da patologie croniche certificate.

Il bonus spetta per ciascun figlio di età inferiore a 36 mesi. Chi abbia intenzione di presentare la domanda per un figlio che compie tre anni d’età nel corso dell’anno, è possibile richiedere solo le mensilità comprese tra gennaio e agosto 2024.

Come funzionano i pagamenti e importi del bonus per pagare la retta degli asili nido

L’ultima Legge di Bilancio ha innalzato l’importo massimo spettante del bonus asilo nido a 3600 euro annui, per i genitori di figli nati nel 2024 e con un secondo figlio di età inferiore a 10 anni. Il contributo, quindi, viene spalmato su 11 mensilità di pari importo, di circa 327 euro.

Invece, per gli altri l’entità del bonus dipende dalla fascia Isee di riferimento:

  • Isee minorenni fino a 25.000 euro: contributo pari a 3000 euro;
  • Isee minorenni compreso tra i 25.000 euro e i 40.000 euro: contributo pari a 2500 euro;
  • Isee minorenni superiore a 40.000 euro: contributo pari a 1500 euro.

Come funzionano i pagamenti? Come sottolineato dall’INPS, quando si richiede il contributo per pagare le rette relative alla frequenza di asili nido, l’utente deve auto certificare in ciascuna mensilità l’importo richiesto.

L’accredito della rata spettante avverrà in maniera automatizzata, permettendo una notevole riduzione dei tempi di erogazione.

Il valore deve includere:

  • L’importo della retta mensile;
  • L’eventuale quota di spesa sostenuta dalla famiglia per la fornitura di pasti;
  • L’importo relativo all’imposta di bollo pari a 2 euro.