Oggi si compie l’anniversario della presidenza per Aurelio De Laurentiis al Napoli, un traguardo che porta a ripercorrere tutti quelli che sono stati gli acquisti e le vittorie importanti in questi 20 anni per il club partenopeo.

Napoli, anniversario presidenza per De Laurentiis

Oggi, 10 settembre 2024, cade l’anniversario della presidenza di Aurelio De Laurentiis: 20 anni storici che hanno segnato la storia della società, tra acquisti pesanti e vittorie incredibili ma soprattutto il ritorno in Champions League e la vittoria del campionato.

Dopo 33 anni, infatti, il club azzurro è tornato a vincere un trofeo che mancava dall’era di Diego Armando Maradona: considerato il calciatore più forte di tutti i tempi, un successo che resterà inciso negli annali della Serie A.

Il primo a festeggiare questo immenso traguardo dei 20 anni è stato proprio il presidente De Laurentiis, orgoglioso del suo percorso e di essere proprietario di una società tornata vincente dopo tanti anni di oblio:

È con orgoglio che festeggio questi primi 20 anni di straordinario cammino, come Presidente e proprietario del Napoli, che abbiamo tutti insieme portato a primeggiare in Italia e in Europa con un percorso vincente. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questo traguardo”.

Parole che si aggiungono a quelle dedicate dai canali ufficiali del Napoli e che si aggiungono ai festeggiamenti verso un presidente che ha dato tutto e che ha portato il club a riscrivere la storia recente:

Gli acquisti e le vittorie più importanti in 20 anni

A precedere la fama del presidente tanti i colpi di calciomercato interessanti che hanno portato il Napoli dalla bassa classifica alla qualificazione in Champions League per poi puntare dritto alla lotta per la vittoria dello Scudetto:

  • Edinson Cavani
  • Ezequiel Lavezzi
  • Mareik Hamsik
  • Gonzalo Higuain
  • Kalidou Koulibaly
  • Dries Mertens
  • Victor Osimhen

Tra i più incisivi e destinati a scrivere le pagine della storia recente partenopea: partendo dai primi 3, un trio che ha fatto innamorare un’intera generazione e che insieme a Mazzarri ha ricondotto nell’Olimpo dei grandi il club azzurro per poi passare alla seconda generazione fatta da Higuain e Koulibaly.

Entrambi protagonisti dello Scudetto sfiorato nel 2017/2018, baluardi del Sarrismo e giocatori capaci di incidere nella storia del Napoli anche senza portare a casa il trofeo tanto agognato dai tifosi. Poi Mertens, cuore napoletano, che ha scritto una pagina di storia battendo il record assoluto come miglior marcatore con 148 gol complessivi e legandosi per sempre alla città.

Infine, non per ultimo di importanza, Osimhen: prima osannato poi malvoluto dai tifosi del Napoli per aver riportato uno Scudetto che ha significato paradiso ma che poi non ha voluto rimanere vista la voglia di crescere e vincere altrove dimostrando il poco attaccamento alla maglia.

Tra le vittorie più belle, invece, bisogna scavare e tornare al 2011 al tempo del tridente Cavani, Hamsik e Lavezzi e quel famoso ritorno in Champions League dove gli azzurri hanno surclassato il Manchester City per 2-1 in quello che allora era ancora il San Paolo.

A proposito, invece, del trio Mertens, Higuain e Insigne sotto la guida di Sarri è storia il 4-0 netto alla scala del calcio di San Siro: una lezione di stile e di gioco indimenticabile per Gonzalo e compagni che nel 2015 iniziarono quel percorso che li ha condotti fino a sfiorare l’impresa nel 2018.

Proprio in quell’anno, infatti, il Napoli è arrivato all’Allianz Stadium per giocarsi lo scontro diretto e vincendo in modo incredibile con un gol all’ultimo respiro di Koulibaly per tornare a -1 e giocarsi il tutto per tutto nelle giornate finali.

È cosa nota, però, che quell’anno il Napoli non riuscì a portare a casa il trofeo: molto diversa, invece, è andata la partita del 13 gennaio 2023 quando gli azzurri guidati da Osimhen hanno disintegrato i bianconeri con un sonoro 5-1. Un atto di forza che ha dichiaratamente spinto i partenopei verso una consapevolezza maggiore e la vittoria, poi finalmente agguantata, dello Scudetto.

Nello stesso anno, qualche mese prima, l’inizio della cavalcata che ha la data del 7 settembre quando gli uomini di Spalletti suonarono la prima carica contro il Liverpool di Klopp e che portò il Napoli a vincere 4-1 al Maradona in Champions League.