Buone notizie per i lavoratori e i pazienti della Fondazione Santa Lucia. La proprietà ha deciso di non vendere la struttura, fiore all’occhiello della sanità italiana. L’ospedale di Roma, eccellenza della neuroriabilitazione e della ricerca delle neuroscienze, realtà privata ma accreditata con il sistema sanitario nazionale, non passerà di mano svendendo il patrimonio sanitario né andrà al fallimento. La Fondazione ha accettato la soluzione dell’amministrazione straordinaria, tanto caldeggiata da Governo, Regione Lazio e sindacati. E’, dunque, andato a buon fine il terzo tavolo di confronto che si è tenuto questa mattina, martedì 10 settembre 2024, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro Adolfo Urso, del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, delle sigle sindacali e della proprietà. L’impegno di tutti è quello di portare avanti le prestazioni di alta qualità che la struttura garantisce ai cittadini ed evitare i licenziamenti di quasi mille persone. L’idea della Regione Lazio, più volte ribadita dal governatore Rocca, è la nascita di “un nuovo soggetto a partecipazione o controllo pubblico che possa rilevare la gestione del Santa Lucia”. Al termine dell’incontro, l’inviato di Tag24.it, Lorenzo Brancati, ha raccolto la soddisfazione dei presenti al tavolo delle trattative. “E’ stata una riunione risolutiva, la proprietà ha accettato l’amministrazione straordinaria, che è sicuramente la via migliore per garantire la continuità di un’eccellenza come il Santa Lucia. E nel contempo di preparare gli scenari del futuro, affinché vi sia la garanzia di un’azione pubblica che possa garantire lo sviluppo di questa eccellenza a servizio dei nostri cittadini”, ha detto il ministro Urso che ha definito buona la giornata di oggi per la sanità italiana.
La Fondazione Santa Lucia accetta l’amministrazione straordinaria. Soddisfatti Governo, Regione Lazio e sindacati
E’ soddisfatto anche Francesco Rocca. Il presidente della Regione Lazio ha elogiato la coesione istituzionale che, ha spiegato, “alla fine ha pagato perché il messaggio che abbiamo dato è sempre stato chiaro e mai equivoco. Oggi ne portiamo a casa il primo risultato”. Il sipario sulla storia della Fondazione Santa Lucia non è chiuso, l’amministrazione straordinaria è il primo passo per la realizzazione del piano pubblico/privato. “Ora si tratta di dare davvero continuità a un istituto di qualità. La coesione che abbiamo avuto con il Ministero continuerà nei prossimi mesi per portare a chiudere l’amministrazione straordinaria con gli strumenti giuridici che abbiamo a disposizione e fare in modo che vi sia un controllo pubblico, come da impegni presi. In questo modo possiamo garantire assistenza e ricerca”. Il Governatore si è detto ottimista e spera che l’amministrazione straordinaria duri pochi mesi “perché ci sono tutte le premesse per fare in fretta”, ha concluso. “Sono soddisfatto che la linea intrapresa dalla Regione stia dando i primi frutti.
Ad accogliere i partecipanti al confronto fuori al Mimiti alcuni lavoratori in apprensione da settimane. Il rischio di perdere il posto era concreto, ora possono vedere la luce in fondo al tunnel. L’esito del dibattito ha trovato il favore della varie sigle sindacali che hanno assistito alla riunione. “L’amministrazione straordinaria consentirà di mantenere l’eccellenza della Fondazione, dei servizi resi alla cittadinanza. Siamo consapevoli che la nostra lotta abbia portato i risultati sperati. Quella di oggi è è una giornata importante, resteremo vigili perché l’amministrazione straordinaria è un percorso che va costruito insieme alle istituzione”, ha affermato Gianluca Giuliano, segretario nazionale di Ugl Salute.
“Adesso viene la parte più difficile, ci aspettiamo che la Regione Lazio mantenga gli impegni e insieme si costruita il futuro della struttura con un governo pubblico nella garanzia del servizio, dei livelli occupazionali e salariali. Questa vertenza dimostra che la salute delle persone viene prima dei profitti”, ha detto Natale Di Cola, segretario della Cgil Roma Lazio. Dello stesso avviso il segretario nazionale della Cisl Fp, Roberto Chierchia: “Il nostro compito ora è vigilare, perché l’amministrazione straordinaria non sia solo di interesse finanziario ma sia mantenimento dei servizi assistenziali e della ricerca”.
Visto il risultato ottenuto oggi le sigle sindacali hanno revocato lo sciopero previsto per il 12 settembre.