Come finisce il film “Enea” di Piero Castellitto? Qual è la spiegazione del finale?
Enea, interpretato dallo stesso Castellitto, è un giovane di famiglia benestante che, insieme al suo amico Valentino, decide di entrare in alcuni affari loschi, più per cercare un senso di appartenenza e ribellione che per denaro.
La storia prende una piega drammatica quando Enea si innamora di Eva. Il suo destino, però, è nefasto.
L’epilogo è oscuro e complesso, proprio come le dinamiche umane. Scendiamo nei dettagli e vediamo come finisce “Enea”.
Come finisce il film Enea? SPOILER
Il film “Enea” di Piero Castellitto si conclude purtroppo con un finale tragico e complesso che lascia lo spettatore a riflettere su quali possono essere le gravi conseguenze delle proprie azioni.
Enea, interpretato dallo stesso Castellitto, è un giovane di famiglia benestante che, insieme al suo amico Valentino, decide di intraprendere affari loschi e illegali, non per soldi, ma per ribellarsi alle regole familiari.
La storia prende una piega drammatica quando Enea si innamora di Eva, ma non può vivere appieno questo amore a causa della sua vita criminale.
Il climax del film si raggiunge quando Enea e Valentino accettano un grosso affare di droga proposto da Giordano, un criminale locale, con cui stanno facendo affari. Non essendo pronti a tale modo di vivere, i due si ritrovano rapidamente sopraffatti dalla pericolosità di questo mondo in cui sono entrati.
E così, durante una consegna, Enea viene tradito e ucciso dagli stessi criminali con cui era in affari.
Valentino, devastato dalla perdita del suo amico e dalla sua segreta infatuazione per lo stesso (mai confessata), prende a questo punto una decisione estrema.
Pilota un aereo, un’attività che sapeva fare perfettamente, e decide di farlo precipitare, uccidendo sé stesso e anche sua madre, che fino a quel momento ha vissuto in una RSA.
Questo gesto disperato rappresenta il culmine della sua disperazione.
Il finale di “Enea”, tremendo, accorato, senza speranza, crudo, fa restare senza fiato lo spettatore, ma gli permette di riflettere sulle scelte scellerate e sulle conseguenze di tali scelte.
Perché vedere Enea
La morte di Enea e il suicidio di Valentino rappresentano una critica alla superficialità e alla mancanza di valori autentici nella società contemporanea, soprattutto tra le giovani generazioni che cercano disperatamente un senso di identità e appartenenza, anche decidendo di delinquere.
Nel film vengono esaminate molto bene anche le dinamiche familiari disfunzionali, con i genitori di Enea che non fanno che rinfacciargli di essere cresciuto nella bambagia e la madre di Valentino che vive isolata in un istituto.
Questi elementi contribuiscono a creare un quadro complesso e quanto più realistico delle conseguenze che possono avere le pressioni sociali che i protagonisti devono affrontare.
Vale la pena guardare questo film potente e provocatorio che lascia un’impronta duratura nello spettatore.
Il film ha ricevuto diversi riconoscimenti. In particolare, ha vinto il Nastro d’argento 2024 per il miglior casting director, assegnato a Francesco Vedovati.
La carriera di Piero Castellitto, figlio d’arte
Piero Castellitto, figlio d’arte di Sergio Castellitto e della scrittrice Margaret Mazzantini. Cresciuto sul set, ha debuttato da attore giovanissimo, recitando nei film del padre, come Non ti muovere e Venuto al mondo.
Ma non si è fermato qui: nel 2020, con “I predatori”, ha dimostrato di avere un talento innato anche dietro la macchina da presa, e questo gli ha fatto vincere un prestigioso premio a Venezia.
Il suo ultimo film, “Enea”, presentato sempre alla Mostra del Cinema di Venezia, conferma il suo stile narrativo unico e provocatorio. Castellitto è un autore da tenere d’occhio, perché farà grandi cose.