Potrebbe esserci una gara clandestina fra auto dietro l’incidente stradale avvenuto a Tivoli Terme poco dopo la mezzanotte di domenica 8 settembre 2024, costato la vita alla 39enne Daniela Circelli: ecco cosa ne sappiamo.
Chi era Daniela Circelli, travolta da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali a Tivoli
Daniela Circelli, originaria di Guidonia Montecelio, aveva da poco preso servizio come magazziniera per la sede Amazon di Settecamini, situata su via Tiburtina, a Roma. Poco dopo la mezzanotte di domenica scorsa è stata investita da un’auto – che non si è nemmeno fermata a prestarle soccorso – mentre attraversava le strisce pedonali per raggiungere il collega che l’aspettava sul lato opposto della carreggiata per andare insieme al lavoro.
Dei testimoni hanno riferito che una prima auto si sarebbe fermata per farla passare, venendo superata, all’improvviso, da altre due auto a velocità elevatissima. La prima, una Bmw, sarebbe riuscita a schivarla; la seconda, una Golf, l’avrebbe travolta in pieno e subito dopo si sarebbe dileguata insieme all’altra. Inutili i soccorsi: quando i sanitari del 118 sono arrivati sul luogo del sinistro, per la 39enne, sbalzata per oltre venti metri a causa dell’impatto, non c’era già più niente da fare.
Lascia due figli di 14 e 19 anni e una comunità sgomenta. I genitori Angela e Saverio hanno raccontato a Il Messaggero che
aveva scelto di fare il turno di notte per mettere da parte qualche soldo in più, pensando soprattutto ai ragazzi.
Il più grande era tornato a casa dopo un periodo di lavoro estivo in Calabria proprio la sera in cui è morta.
Una fiaccolata in memoria della vittima
Si faceva in quattro per gli amici, sempre pronta ad accogliere e a ospitare. E aveva sempre una parola gentile, con tutti, anche quando era arrabbiata,
ricordano sempre i genitori, che ora si aspettano che sulla sua morte venga fatta pienamente luce. “Non si può morire così, andando al lavoro”, dicono al quotidiano romano. Per stasera hanno organizzato una fiaccolata in sua memoria: partirà alle ore 21 davanti casa sua, nel quartiere di Casacalda, e tutti sono invitati a parteciparvi. “Portate una candela e, se volete, uno striscione”, recita l’appello condiviso da parenti e amici sui social. Intanto, tra chi indaga, si fa strada l’ipotesi che le auto coinvolte nell’incidente stessero partecipando a una gara di velocità clandestina.
A Nettuno sono morti in un incidente zia e nipotino
La morte di Daniela segue di qualche giorno quella altrettanto tragica di Sabrina Spallotta in un incidente avvenuto a Nettuno. La donna, 39 anni, incinta di sei mesi, si trovava in auto insieme alla sorella gemella, a sua volta incinta, e al nipotino Santiago, di 5 anni.
Secondo le ricostruzioni, la loro vettura sarebbe finita fuori strada dopo aver urtato contro quella di un 45enne che viaggiava contromano. A perdere la vita, oltre a lei, anche il bimbo. La mamma, che si trovava alla guida, ha riportato gravi ferite, ma è riuscita a salvarsi.
Il compagno, che gestisce un locale del litorale di Roma molto conosciuto, ha fatto sapere ai giornalisti che dovrà restare per diverso tempo sotto osservazione al San Camillo. È in stato di shock, perché in un attimo ha perso le persone più preziose della sua vita: il primo figlio e la sorella, con cui viveva praticamente in simbiosi.
La notizia ha sconvolto tutti. E ha acceso ancora una volta i riflettori sul tema, caldissimo, della sicurezza stradale. Tema da non sottovalutare. Sono tantissime, infatti, le persone che ogni anno, solo in Italia, perdono la vita in incidenti.