Un trionfo alle elezioni del 2016 per la carica di sindaca della Capitale, cinque anni a dir poco complicati, poi il nulla o quasi. Almeno di fronte ai riflettori della politica, dai quali si tiene alla larga. In molti si chiedono che fine abbia fatto e cosa fa oggi Virginia Raggi e lei, intervistata da Maria Latella, risponde con una lunga intervista in cui analizza, tra ragione e sentimento, lo stato di salute del suo Movimento 5 Stelle, in piena crisi per la spaccatura tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo.
Non solo, l’ex sindaca ne ha anche per il campo largo (spoiler: l’idea non le piace neanche un po’) e dice la sua anche sulle altre donne di potere della politica nazionale, Giorgia Meloni ed Elly Schlein.
Cosa fa oggi Virginia Raggi? Da Maria Latella il suo messaggio a Conte e Grillo
Non prende posizione, almeno apparentemente. Ma quando Maria Latella, che la intervista per il suo nuovo programma ‘A casa di Maria‘ in onda da stasera, 10 settembre 2024, su Rai 3 in seconda serata le chiede chi butterebbe giù dalla torre tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, la sua idea sembra abbastanza chiara.
Virginia Raggi è attualmente consigliera comunale del M5S a Roma dopo i suoi cinque anni da sindaca, tra il 2016 e il 2021. Finora era stata lontana dalle tensioni interne al Movimento ma ora non può fare a meno di dire la sua opinione. Un giudizio di peso, considerando la sua appartenenza di lunga data, ormai, alla formazione politica fondata da Grillo e Gianroberto Casaleggio.
Di fronte alla rottura consumata tra i due leader pentastellati, la Raggi si dichiara “un po’ scossa, turbata” oltre che dispiaciuta.
Come detto, dice di non parteggiare per l’uno o per l’altro dei due contendenti ma, tra le righe, il suo giudizio su cosa sia (o debba essere…) il M5S appare netto, soprattutto quando dichiara che “la cosa più brutta” e “terribile” per il Movimento sarebbe “trasformarsi in quello che si è sempre detto di voler combattere“.
Un pensiero chiarito ulteriormente quando, ricordando il suo ingresso nel 2010-2011, Raggi spiega la necessità di tornare alle origini del Movimento, “quando rappresentava un’idea diversa di fare politica” altrimenti, ammonisce, “si diventa solo la brutta copia degli altri partiti“.
Per l’ex sindaca il campo largo significa “tradire la missione del Movimento”
Parole che suonano molto vicine a chi critica duramente la linea politica dettata dall’attuale presidente Cinquestelle Giuseppe Conte, per molti ormai troppo ‘appiattita’ sulle posizioni del Partito democratico.
Opinione che diventa inequivocabile quando Latella le chiede un parere proprio sull’alleanza con il Pd per il cosiddetto campo largo del centrosinistra. Raggi non prova neanche a nascondere il suo giudizio negativo su un’iniziativa che sconfessa il ruolo tradizionale del M5S come “alternativa al sistema all’epoca bipolare“, così da offrire una sponda a “tanti elettori che non si riconoscevano più né a destra né a sinistra“. Per Raggi, la parola per descrivere tale processo è una sola: tradimento.
“Abbiamo sempre combattuto i partiti tradizionali quindi oggi andare a braccetto direttamente con loro francamente mi sembra una regressione totale, quasi un tradire la missione del Movimento“.
Una strada che, per l’ex sindaca, farà perdere consensi anziché portarne di nuovi, perché “tra un partito di sinistra storico e il M5s che si ricicla come partito di sinistra“, un elettore “forse sceglie l’originale e non la copia“.
Infine, la giornalista le chiede un giudizio sulle due donne leader degli schieramenti maggioritari nel Paese, Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Raggi loda la loro capacità di aver assunto con tenacia e determinazione la guida dei loro schieramenti ma dice di sentirsi “molto lontana da entrambe“. Insomma, né di destra né di sinistra, proprio come il M5S delle origini.