Le forze israeliane hanno effettuato un attacco su un’area designata come sicura per i civili palestinesi, al-Mawasi, vicino alla città meridionale di Khan Younis. Almeno 40 persone hanno perso la vita durante il raid. Questo attacco ha suscitato sdegno e preoccupazione a livello internazionale, poiché ha colpito direttamente una zona destinata a proteggere i civili durante il conflitto. L’episodio ha ulteriormente aggravato la già critica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Raid alla zona umanitaria di al-Mawasi vicino a Khan Younis

Circa il 90 per cento dei 2,3 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza è stato sfollato almeno una volta. Queste persone trovano rifugio nelle zone umanitarie designate. Al-Mawasi è una di queste aree, situata nella parte meridionale di Gaza vicino a Khan Younis. Qui, molti civili sfollati vivono in condizioni precarie, all’interno di tende e dipendendo dagli aiuti umanitari.

Un attacco avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 settembre ha portato alla luce, ancora una volta, le atrocità di un conflitto che si protrae da oltre 11 mesi. La protezione civile di Gaza ha descritto l’accaduto come “uno dei massacri più atroci in questa guerra frenetica”, riferendo che almeno 20 tende sono state colpite. Inizialmente, le autorità locali avevano riferito che almeno 40 persone avevano perso la vita e più di 60 erano rimaste ferite. Successivamente, il Ministero della Salute di Gaza ha confermato il recupero e l’identificazione dei corpi di 19 delle vittime. Decine di persone risultano ancora disperse.

Sono attualmente in corso le operazioni di recupero dei corpi delle vittime, sepolte sotto detriti e sabbia. I soccorritori stanno affrontando numerose difficoltà, tra cui la mancanza di luce e risorse, che rallentano notevolmente gli sforzi di salvataggio.

L’Idf: “Colpiti importanti terroristi di Hamas”

L’esercito israeliano ha dichiarato lunedì 9 settembre di aver colpito un presunto centro di comando di Hamas nascosto nell’area umanitaria di Khan Younis. Le forze israeliane hanno affermato di aver preso misure per limitare i danni ai civili. Hamas ha smentito le accuse, negando la propria presenza nell’area e contestando le affermazioni di Israele. Israele da tempo sostiene che i militanti di Hamas si nascondono tra la popolazione civile, un’accusa che Hamas continua a respingere.

Israele ha affermato di aver catturato o ucciso più di 14mila militanti di Hamas tra cui alcuni comandanti dall’inizio della guerra nella Striscia. Ad oggi, il bilancio delle vittime a Gaza supera i 41mila morti.

Blinken: “Presenteremo presto una nuova proposta di cessate il fuoco”

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante la sua visita a Londra, ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno collaborando con altri mediatori, tra cui Qatar ed Egitto, per risolvere le questioni che impediscono il raggiungimento di un accordo di tregua:

Molto presto sottoporremo una nuova proposta alle parti e vedremo cosa diranno. Più del 90 per cento delle questioni sono state concordate, decise, quindi siamo scesi a una manciata di questioni che sono difficili ma sono completamente risolvibili. Dipende ora dal premier Netanyahu e dal leader di Hamas Sinwar superare la linea e prendere quell’accordo che è sul tavolo.