A distanza di quasi 4 giorni dalla sparatoria fra membri ultrà dell’Inter a Cernusco sul Naviglio, lo scorso 4 settembre 2024, sono arrivati oggi, 9 settembre 2024, i risultati dell’autopsia sul corpo di Antonio Bellocco: ucciso con 21 coltellate da Andrea Beretta.
Antonio Bellocco ucciso con 21 coltellate da Andrea Beretta: l’accanimento del capo ultrà sull’amico
Solo silenzio da quella terribile mattina del 4 settembre 2024 scorso, quando la vita di Antonio Bellocco, 36enne vicino alla famiglia mafiosa della ‘Ndrangheta di Rosarno, è stata brutalmente spezzata da circa una ventina di coltellate al collo e al petto dall’amico Andrea Beretta, leader della Curva Nord dell’Inter.
Da una prima ricostruzione del caso, pare che i due si siano incontrati davanti alla palestra Testudo, ma, poi, avrebbero iniziato una violenta lite, proseguita all’interno della Smart di Bellocco. All’improvviso lo sparo: la Berretta 9×21 colpisce la gamba di Beretta, che reagisce.
Afferrato un coltello che aveva con sé, il capo ultrà nerazzurro si accanisce sull’amico colpendolo mortalmente alla gola e al petto. Oggi, 9 settembre 2024, l’esito dell’autopsia: a uccidere il rampollo mafioso di Rosarno sarebbero state 11 coltellate fatali, 6 al torace e 5 al collo.
Immediato l’arresto di Andrea Beretta, che, dopo le prime dichiarazioni, sarebbe rimasto in silenzio davanti alla gip di Milano, Lorenza Pasquinelli, che ha convalidato il fermo e la custodia in carcere.
Restituita la salma alla famiglia
La giudice ha accolto, quindi, l’istanza dei pm della direzione distrettuale antimafia, Paolo Storari e Sara Ombra, per ridare la salma alla famiglia. Previsti, così, nei prossimi giorni i funerali di Antonio Bellocco. Saranno celebrati nella chiesa nel comune d’origine del 36enne, San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria.
Intanto, il capo ultrà ha deciso di farsi assistere dall’avvocato Mirko Perlino e di avvalersi della facoltà di non rispondere all’udienza per la convalida dell’arresto. Al momento, si troverebbe nel carcere di Milano. Secondo la gip Pasquinelli, infatti:
C’è un serio e concreto pericolo che Andrea Beretta, qualora fosse libero, possa influenzare eventuali testimoni o trovare nuove occasioni per commettere altri delitti di matrice violenta per proseguire la faida che ha dato origine alla presente vicenda.
Così nella motivazione a conferma della custodia in cella. Gli inquirenti continuano a indagare per stabilire se il colpo esploso da Bellocco possa essere l’unico o se ve ne siano stati altri. Nella Smart, comunque, è stato ritrovato solamente un bossolo. Sequestrato e sottoposto ad accertamenti balistici.