Riccardo Magi, il capogruppo di Più Europa alla Camera, oggi, 9 settembre 2024, ha lanciato un nuovo allarme sulla peste suina. L’esponente del partito di Emma Bonino, ai microfoni di Tag24.it, ha annunciato che chiederà una informativa urgente al ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida per verificare come il Governo sta affrontando un problema che, anziché essere contenuto, negli ultimi mesi, si è allargato interessando sempre più allevamenti.
Peste suina, l’allarme di Magi coinvolge il ministro Lollobrigida
Ma cosa ha detto Riccardo Magi quando ha voluto riportare l’attenzione sulla peste suina? Mentre i giornalisti gli chiedevano dell’affaire Sangiuliano e dello ius scholae, è stato lui a introdurre l’argomento:
“Chiederemo una informativa urgente al ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. E’ una questione che sta dilagando: ogni giorno si ha notizia di nuovi focolai. Ed è una questione che sta danneggiando profondamente gli allevamenti e le industrie alimentari italiane. Ma, da parte del governo, non c’è alcuna informazione ufficiale. E’ una gestione pessima da parte del ministro Lollobrigida”
Che cos’è la peste suina? E’ pericolosa per l’uomo?
La peste suina è un virus altamente contagioso che attacca i suini e i cinghiali. L’infezione può avvenire sia con il contatto diretto degli animali, sia con oggetti e alimenti contaminati. Per fortuna, però, non è causata da un virus capace di trasmettersi nell’uomo, neanche attraverso l’ingestione di carne eventualmente infetta. Sta di fatto che questa malattia può avere gravi ripercussioni sulla redditività di tutto il settore suinicolo ed è difficile da controllare perché, ad oggi, non esiste un vaccino e il virus che la causa è molto resistente nell’ambiente esterno, nelle carcasse di animali infetti, nelle carni di origine suina e nei salumi a breve stagionatura. Non a caso, in passato, gli allevatori hanno chiesto finanche l’intervento dell’esercito per debellarla.
Cosa ha fatto finora il Governo: l’ordinanza del Commissario giudicata dagli esperti positivamente (anche se arrivata in ritardo)
Ma di fronte a quest’emergenza paventata da Riccardo Magi, il governo Meloni non ha proprio fatto niente? In realtà, come sottolineato da Il fatto alimentare, il sito di giornalisti indipendenti che da 13 anni si occupa di “alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza”, ha nominato un commissario straordinario, Giovanni Filippini. E quest’ultimo, il 29 agosto scorso, ha emanato una ordinanza per cercare di arginare l’epidemia che, dal gennaio 2022, si è diffusa in otto regioni italiane. Per il sito specializzato, si tratta di un intervento positivo, ma che arriva troppo tardi:
“Queste misure arrivano con trenta mesi di ritardo, quando ormai la situazione è chiaramente fuori controllo”
A sostegno di questo giudizio, Il fatto alimentare porta questi numeri: oltre 2400 cinghiali morti, 26 allevamenti di suini contagiati, 60 mila maiali già abbattuti.
Ora, il provvedimento di Filippini, giudicato comunque “una svolta positiva”, sarà in vigore fino al 30 settembre. Ma cosa impone? Innanzitutto, “inasprisce il divieto di movimentazione degli animali negli allevamenti situati nella zona rossa” permettendoli solo con automezzi “destinati a trasportare mangimi, carcasse e liquami”, obbliga a disinfestazioni continue e vieta l’ingresso negli allevamenti di qualsiasi persona, compresi i veterinari, nonché di altri animali.