Esistono vantaggi per le pensioni anticipate delle donne? La risposta è affermativa e, anche nel 2025 e nei prossimi anni, le lavoratrici potranno fruire di alcuni sconti e situazioni particolarmente convenienti rispetto agli uomini. La differenza sussiste già prendendo in considerazione la pensione anticipata ordinaria, quella che si raggiunge con i soli anni di contributi versati, a prescindere dall’età di pensionamento.

Per questa formula – che peraltro rappresenta uno dei pilastri della riforma Fornero – le lavoratrici continueranno a mantenere un anno di sconto almeno fino al prossimo aggiornamento dei requisiti contributivi che avverrà non prima del 1° gennaio 2027.

Alcuni vantaggi sono stati fissati dalla legge di Bilancio 2024 anche per le lavoratrici che abbiano iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 e che, pertanto, ricadano nel sistema contributivo puro. Ulteriori vantaggi possono spettare a seconda del lavoro che si svolge, ma in quel caso i vantaggi riguardano anche gli uomini.

Pensioni anticipate donne, qual è il requisito di uscita nel 2024 e 2025?

Di quali vantaggi può fruire una donna per andare in pensione anticipata rispetto a un uomo? La risposta più immediata è quella dell’anno di sconto sui contributi previsto per la pensione anticipata. Infatti, nella formula di pensionamento dei soli contributi versati, si prevede che:

  • gli uomini escano dal lavoro in anticipo (rispetto alla pensione di vecchiaia) maturando 42 anni e dieci mesi di contributi versati, a prescindere dall’età di uscita;
  • le donna fruiscano di un anno di sconto e, pertanto, il traguardo dei contributi è fissato a 41 anni e dieci mesi di versamenti, a prescindere dall’età di pensionamento.

Si fa presente che questa formula di pensionamento prevede una finestra mobile di tre mesi. Ciò significa che tra la maturazione del requisito contributivo e l’effettivo primo trattamento di pensione devono passare tre mesi.

Come cambieranno le pensioni anticipate nel 2025?

Proprio di recente, si è ipotizzato un ampliamento delle finestre mobili per il prossimo anno. Tali finestre non avrebbero una discriminante tra uomini e donne, ma si tratterebbe di arrivare a un’attesa di sei o sette mesi per tutti.

Di fatto, una proposta del questo tipo farebbe slittare il pagamento del primo assegno di pensione a 43 anni e quattro mesi (o cinque mesi) per gli uomini, a distanza del primo stipendio, e a 42 anni e quattro mesi (o cinque mesi) per le lavoratrici, a seconda del ritardo di sei o sette mesi.

Pensioni scuola e Afam, quale decorrenza del trattamento?

Regole differenti per il pensionamento riguardano i lavoratori della scuola e dell’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica (Afam). Infatti, il diritto al primo trattamento di pensione è sempre fissato al 1° settembre per i dipendenti della scuola e al 1° novembre per quelli dell’Afam. Ciò deriva dall’applicazione del calendario scolastico alle regole di pensionamento.

Pensioni anticipate donne del sistema contributivo puro: cosa serve per uscire prima?

Infine, condizioni di pensionamento anticipato spettano alle donne che abbiano iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 e che, dunque, ricadano nel sistema contributivo puro. Rispetto agli uomini appartenenti allo stesso sistema di calcolo della pensione, la legge di Bilancio 2024 ha stabilito uno sconto in merito al requisito di assegno della pensione da maturare con i contributi versati durante la vita lavorativa.

Infatti, i lavoratori del sistema contributivo puro (contribuenti da data successiva al 31 dicembre 1995) accedono alla pensione anticipata all’età di 64 anni unitamente a 20 anni di contributi e una pensione di importo pari ad almeno il triplo della pensione sociale.

Importo pensione, quello delle donne deve essere di almeno 2,6 volte l’assegno sociale

Tale requisito si riduce per le donne con almeno un figlio a 2,8 volte la pensione sociale e a 2,6 volte per quelle che abbiano avuto almeno due figli. Pertanto, rispetto alle regole in vigore fino al 31 dicembre 2023 (che prevedevano il tetto minimo per tutti di 2,8 volte l’importo della pensione sociale), dal 1° gennaio 2024 solo le donne senza figli devono maturare una pensione tripla di quella sociale come avviene per gli uomini.