Arrivano i primi soldati dall’Ungheria in Ciad. Il premier magiaro Orban ha deciso di mandare duecento unità di fanteria nello Stato africano dopo essersi messo d’accordo con il presidente Into dopo una visita ufficiale a Budapest oggi 9 settembre 2024.

L’invio di militari in Ciad servirà a contrastare l’immigrazione clandestina. Negli ultimi anni Budapest ha migliorato le relazioni con gli Stati africani per poter combattere il problema alla radice e garantire uno sviluppo della difesa del Ciad. Sono state aperte anche diverse strutture utili per l’addestramento di militari contro le forze jihadiste.

Perché l’Ungheria manda soldati in Ciad: spiegato il motivo

L’Ungheria fino ad un ventennio fa era molto lontana diplomaticamente dall’Africa. Negli ultimi anni però ha sviluppato sotto la guida di Orban una diplomazia capace di avvicinarsi prima a Mosca, Pechino e poi all’Asia centrale. Da anni Budapest si è affacciata anche sul Sahel, dove intende portate avanti missioni militari che possano migliorare la propria posizione nel Terzo mondo. L’esercito ungherese è stato presente in diverse missioni internazionali, come quella in Afghanistan terminata nel 2021, ed ora necessita di un “ambiente” dove affinare le armi in un ambiente rischioso.

Non è la prima volta che l’Ungheria cerca di introdursi in Africa. Budapest voleva unirsi alla task force Takuba guidata dalla Francia in Mali, ma il gruppo di forze speciali europee si è sciolto. Quella in Ciad sarà la prima volta che l’Ungheria organizza una missione in Africa e sarà un test necessario per capire se Budapest è pronta a questo genere di sfide.

La situazione del Ciad: cosa faranno le truppe ungheresi?

Il Ciad, Stato povero e senza sbocco sul mare di 18 milioni di abitanti, è stato l’ultimo della fascia del Sahel a ospitare soldati francesi prima del 2023 quando una serie di rivoluzioni filorusse hanno destabilizzato la zona portando ad un abbandono progressivo da parte delle truppe di Parigi. Al Ciad serve supporto militare per contrastare le milizie jihadiste che da un anno provocano problemi nella fascia del Sahel.

Di recente il Ciad è stato colpito da gravi inondazioni a partire dallo scorso mese di luglio che hanno causato 341 morti e circa 1,5 milioni di persone direttamente colpite.

In un contesto del genere, Budapest potrebbe agire in favore del Cremlino. Un ruolo fondamentale sarà ricoperto da Gaspar Orban, 32 anni, figlio del primo ministro ungherese. Laureatosi nel 2021 all’Elite British Military Academy Sandhurst e nominato capitano dell’esercito ungherese, ha svolto il ruolo di missionario in Africa. Il 32enne è stato nominato agente di collegamento per aiutare a preparare la missione in Ciad, come comunicato da Budapest.

Il ruolo del figlio di Orban è stato contestato da molti che accusano il premier di fare nepotismo. Anche la missione in Ciad ha destato tantissime polemiche: alcuni cittadini ungheresi percepiscono l’invio di truppe come uno spreco di denaro.

L’iniziativa che ha fatto arrabbiare Bruxelles

Orban ha intrapreso una vera e propria crociata contro l’immigrazione. Budapest oggi ha presentato alcuni pullman che dovrebbero portare i richiedenti asilo dal confine serbo-ungherese a Bruxelles. La trovata, inizialmente percepita come l’ennesima provocazione al Parlamento europeo, ha innescato le ire del governo belga e delle istituzioni dell’Ue.