Il tifone Yagi continua a causare vittime e devastazione. Dopo aver colpito le regioni settentrionali del Vietnam a partire da sabato 7 settembre, il tifone si è gradualmente indebolito nel corso della giornata successiva ma il pericolo non è affatto passato. Le autorità vietnamite hanno emesso avvisi di allerta per possibili inondazioni e frane nelle aree già duramente colpite. La situazione rimane altamente preoccupante anche oggi, 9 settembre 2024, con migliaia di persone a rischio e danni estesi alle infrastrutture e alle abitazioni.

Gravi danni provocati dal tifone Yagi in Vietnam: la situazione oggi

Nel corso del fine settimana, il tifone Yagi ha colpito il Vietnam con venti che hanno raggiunto i 149 km/h. Il 7 settembre, le autorità hanno riportato la morte di 9 persone ma la situazione è peggiorata rapidamente. Domenica 8 settembre, il bilancio delle vittime è salito a 21, con almeno 299 feriti. Sebbene il fenomeno si sia attenuato all’inizio della nuova settimana, l’agenzia meteorologica vietnamita ha lanciato avvertimenti per il rischio di forti piogge, inondazioni e frane, mantenendo alta l’allerta nelle regioni colpite.

Oggi, lunedì 9 settembre, i livelli delle acque di diversi fiumi del Vietnam settentrionale hanno raggiunto livelli elevati. Nella mattinata, un ponte sul fiume Rosso, nella provincia di Phu Tho è crollato, mentre transitavano diversi veicoli, tra cui camion, automobili e moto, che sono caduti in acqua. Almeno 13 persone risultano disperse. Inoltre, un autobus che trasportava 20 passeggeri è stato travolto da una frana nella provincia di Cao Bang. Finora, oltre 57mila case sono state distrutte o danneggiate.

Mentre i soccorritori cercano di raggiungere le zone colpite, il bilancio delle vittime è salito a 59. Le autorità vietnamite hanno annunciato che almeno 50 di queste morti sono state causate dalle inondazioni e dalle frane successive al passaggio del tifone Yagi.

Fermate le produzioni

Il tifone Yagi ha avuto un impatto significativo anche sulle attività produttive. Le grandi fabbriche, sia nazionali che internazionali, situate nel nord-est del Vietnam, hanno subito gravi danni. Alcune aziende sono rimaste senza elettricità a causa dei pali abbattuti, mentre altre hanno visto danneggiate le loro attrezzature e prodotti finiti. I media locali riportano che l’interruzione della produzione potrebbe durare settimane. Le autorità stanno ancora valutando l’entità complessiva dei danni causati dal tifone.

Oltre alle fabbriche, anche il settore agricolo ha subito gravi danni, in particolare nelle aree dedicate alla coltivazione del riso.

Il tifone Yagi, che ha toccato terra la settimana scorsa, ha inizialmente colpito le zone occidentali delle Filippine, poi si è diretto verso la Cina prima di raggiungere il Vietnam. Gli esperti spiegano che fenomeni naturali come Yagi stanno diventando sempre più intensi e vicini alla costa, trasformandosi più rapidamente e con maggiore forza a causa delle temperature oceaniche in aumento. Le acque più calde forniscono più energia al tifone, che rimane attivo sulla terraferma per periodi più lunghi. Yagi è infatti il tifone più potente ad aver colpito il Vietnam negli ultimi decenni.