Papa Francesco si è recato a Timor Est oggi 9 settembre 2024 per la sua visita in Asia e nel Pacifico. Il piccolo Stato isolano conta poco più di un milione di abitanti ed è composto per lo più da cattolici. Papa Francesco ha parlato, dopo essere giunto al Palazzo presidenziale della capitale Dili, della storia del Paese segnata da importanti conflitti come l’invasione indonesiana del 1975 o la crisi del 1999 dopo l’occupazione indonesiana.
Dove si trova Timor Est: capitale, numero di abitanti e religione
Timor Est si trova sull’isola di Atauro ad est dell’Indonesia. L’isola è occupata in parte dall’Indonesia e dal governo di Dili nella sua area orientale. Nel territorio indonesiano si trova l’enclave di Oecusse che appartiene a Timor Est.
La capitale di Timor Est è Dili. La città si trova sulla costa nord del Paese ed è stata per tanti anni un porto commerciale. Dili conta circa 222mila abitanti, circa il 20% di tutta la popolazione presente sull’isola che ammonta a 1,3 milioni. La religione professata dalla stragrande maggioranza degli abitanti è quella cattolica: circa l’86%. Ci sono anche minoranze di protestanti e mussulmani, i primi raggiungono il 2% mentre i secondi il 3%. Per anni lo Stato asiatico è stato una colonia del Portogallo, con la morte del dittatore Salazar ha ottenuto l’indipendenza.
La condizione delle donne e la guerra
La condizione delle donne del Timor Est è motivo di preoccupazione per le Nazioni Unite. In diversi report sulla situazione femminile nel sudest asiatico è emerso che vengono compiute spesso violenze. Il 75% delle donne che vivono nell’area del Pacifico, dichiara di aver ricevuto molestie. Nel solo Timor Est il 33% delle donne ha sperimentato violenza fisica o sessuale dal proprio compagno.
Sorprendentemente Timor Est ha delle leggi che consentono un’ampia partecipazione del sesso femminile in politica. Il 33% delle liste dei partiti politici devono avere donne come candidate. Il 38% dei seggi nel Parlamento nazionale sono assegnati alle donne, si tratta del tasso più alto nella regione dell’Asia Pacifica.
Data la vicinanza con l’Indonesia, il piccolo Stato isolano ha sempre dovuto difendersi da diverse incursioni dal giorno della sua indipendenza. Nel 1975 l’esercito di Giacarta ha invaso Timor Est occupandola fino al 1999 per un totale di 23 anni. Lo Stato ottenne la sua indipendenza a fine secolo grazie ad un referendum.
Il voto popolare non segnò la fine delle violenze. Nel Timor Est nonostante la presenza delle forze di pace australiane INTEFET si verificarono attacchi anti-indipendentisti che resero i processi molto più difficili. La vera indipendenza di Timor Est arrivò solo nel 2002 con la missione delle Nazioni Unite chiamata United Nations Transitional Administration in East Timor.
Quando andare a Timor Est?
Molti viaggiatori si chiedono quando sia meglio visitare Timor Est. Si tratta di un Paese con temperature massime molto elevate che si aggirano tra i 25° di agosto e i 28° di novembre. Il periodo migliore per recarsi sull’isola e godere delle spiagge va da giugno ad agosto quando il caldo è accettabile. In questo momento fa molto caldo: la fine del mese di settembre e l’inizio di ottobre segnano l’inizio del periodo delle piogge torrenziali. Da dicembre ad aprile le precipitazioni sono intense.
Perché Papa Francesco si è recato a Timor Est?
Cambiamenti climatici, dialogo fra religioni e lotta alla povertà. Sono diversi i motivi per cui il Pontefice si è recato nel sudest asiatico – compresa Timor Est – per dodici giorni: Papa Francesco, partito lo scorso 2 settembre da Fiumicino, ha visitato nella giornata di ieri la Papua Nuova Guinea affrontando diversi temi che toccano direttamente il Paese. Oggi il Papa ha visitato Timor Est, a maggioranza cattolica. Si tratta della missione più lunga del papato di Francesco. Le tappe di questa visita sono state l’Indonesia, la Papua Nuova Guinea e appunto Timor Est: il viaggio si concluderà con la tappa di Singapore giovedì 12 settembre dove lo attenderanno più di 50mila persone.
Saranno in totale sedici i discorsi del Papa nel sudest asiatico dove la priorità sarà il tema del dialogo tra cristiani e mussulmani, entrambe religioni con il maggior numero di fedeli nel sudest asiatico. Lo scorso 7 settembre un gruppo di persone sono state arrestate con l’accusa di preparare un attentato ai danni del Pontefice in Indonesia.