Le autorità filippine hanno arrestato oggi 8 settembre 2024 Apollo Quiboloy, influente pastore evangelico vicino all’ex presidente Rodrigo Duterte, ricercato con l’accusa di tratta di esseri umani e abusi sessuali.

La polizia lo stava cercando nei pressi della città di Davao, considerata una roccaforte di Duterte, dove si ritiene che il pastore si fosse nascosto. Il leader religioso in passato si era proclamato “padrone dell’universo” e “figlio di Dio“.

Chi è Apollo Quiboloy? Il pastore evangelico è stato arrestato per traffico sessuale di minori

Un influente predicatore evangelico delle Filippine, Apollo Carreon Quiboloy, è stato arrestato oggi 8 settembre 2024 con le accuse di abusi sessuali su minori e di tratta di esseri umani. Il Segretario degli Interni Benjamin Abalos Jr. sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un semplice messaggio che dice “Apollo Quiboloy è stato catturato”, senza però spiegare i dettagli di questo arresto.

Quiboloy, nato nell’aprile 1950 a Davao City (Filippine), probabilmente si era nascosto in un bunker in un vasto complesso di proprietà della sua chiesa, il Regno di Gesù Cristo (KOJC), nella città meridionale di Davao, roccaforte dell’ex presidente filippino Duterte.

Questi aveva criticato il vasto dispiegamento di forze dell’ordine attorno al complesso evangelico, che però ha portato al fermo di Quiboloy. I due sono amici di lunga data e spesso Duterte, quando era presidente delle Filippine, appariva nella stazione televisiva di Quiboloy, specie nel periodo più duro della sua “guerra alla droga“.

Il KOJC ritiene che il suo fondatore, Apollo Quiboloy per l’appunto, sia il “Figlio scelto di Dio“. Secondo un racconto della nascita di Quiboloy, Dio si sarebbe presentato a sua madre sotto forma di nuvola per dichiararlo suo figlio. I membri della chiesa, chiamati anche “cittadini del Regno“, credono che la salvezza eterna sia un’esclusiva dei suoi membri.

Lo scorso aprile, la Corte regionale di Davao aveva ordinato l’arresto di Quiboloy insieme ad altre 5 persone, cosa che non era stata possibile realizzare a causa di un ricorso dei loro avvocati. Oggi però è stato deciso da parte delle autorità giudiziarie di procedere con l’arresto.

Ferdinand Topacio, che cura gli interessi legali di Quiboloy, ha affermato che è pronto a difendere il suo assistito e che il suo arresto va contro la Costituzione filippina.

Scontri fra i sostenitori del “figlio scelto di Dio” e la polizia filippina

La notizia non ha fatto sicuramente piacere ai seguaci della “Kingdom of Jesus Christ“, che nelle settimane scorse erano scesi in numerosi gruppi per protestare davanti alla sede della polizia filippina di Manila e in altri luoghi della città.

A loro parare, la politica e la polizia stavano perseguitando sulla base di accuse false Quiboloy, che si era scappato non per nascondersi ma per evitare processi o giudizi persi in partenza.

Negli Stati Uniti però le accuse contro Quiboloy sono considerate molto gravi e pesanti, tanto da portare l’FBI ad organizzare diverse perquisizioni nella sede in Texas della KOJC. Oltre alle accuse di abusi sessuali sui minori, sotto lo scrutinio dei federali statunitensi ci sono stati anche diversi e ripetuti tentativi di portare illegalmente negli USA molti cittadini filippini, per costringerli a pratiche umilianti e ad abusi psicologici.

Tante testimonianze, infatti, indicano che chi arrivava negli USA grazie alla KOJC veniva costretto a raccogliere donazioni per la chiesa e, nel caso in cui non ci fossero riusciti, venivano picchiati ed umiliati pubblicamente.

Nel 2021, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato Quiboloy di traffico sessuale di ragazze e donne di età compresa tra 12 e 25 anni per lavorare come assistenti personali, o “pastorali”, che sarebbero state costrette ad avere rapporti sessuali con lui.