Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha scelto il palco della Festa del Fatto per rispondere ‘a distanza’ alle ultime dichiarazioni del fondatore e garante Beppe Grillo. Le parole utilizzate dall’ex premier suonano come la definitiva presa di coscienza dell’impossibilità di una mediazione tra due posizioni e due idee di partito diametralmente opposte.
La scissione è cosa certa? Più che certa, sembra inevitabile e si tratterebbe della seconda in due anni, dopo quella dell’ex Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, finita poi in una bolla di sapone.
Beppe Grillo-Conte, l’ex premier: “Non ci siamo più sentiti, forse doveva andare così”
Questa volta Giuseppe Conte non ci gira intorno è ‘ammette’ la rottura con il fondatore.
“Dopo queste uscite non ci siamo più sentiti, purtroppo, forse doveva andare così”,
dice l’ex premier in relazione alle ultime dichiarazioni di Beppe Grillo, quelle contenute in un post pubblicato tre giorni fa sul suo profilo Instagram.
Un post in cui il Garante ha scritto tra le altre cose:
“A ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il Movimento 5 Stelle. La prima è di una politica che nasce dal basso, e non da politici di professione, la seconda è quella di Giuseppe Conte”.
Parole a cui Conte sembra rispondere così:
“Il tema è che dobbiamo interpretare i bisogni di oggi, non di 15-20 anni fa: se fosse possibile applicare la stessa ricetta dopo 20 anni probabilmente non sarei stato chiamato e coinvolto io. Evidentemente c’è una ricetta che non funziona più”.
Conte: “Scissione? Massima contraddizione in questo momento”
Una personalizzazione dello scontro? Conte sottolinea che non si tratta di una “questione Grillo-Conte ma Grillo-comunità” e rincara la dose sottolineando la “massima contraddizione” di una scissione in questa fase.
“Scissione? Sarebbe la massima contraddizione del Movimento 5 stelle. Ora che i quesiti non sono più” come in passato da votare solo on line ma nascono dal basso e poi vengono portati in votazione dovremmo perdere il Garante? Che logica é? Vorrebbe dire che tutta l’architettura non andava”.
Il leader M5s: “Grillo? Non resto se c’è un soggetto sopraelevato”
Conte leader del M5S? Non a tutti i costi. Questo farebbero le pensare, infine, le sue parole quando dice:
“Io non accetterò mai di vivere in una comunità in cui c’è un soggetto sopraelevato rispetto alla comunità stessa perchè è antidemocratico, ma se passasse questo principio io non potrei mai esserci”.
Sul tavolo dello scontro con il fondatore Beppe Grillo, in vista della costituente potrebbe esserci anche l’ipotesi di un suo addio?
“La comunità degli iscritti è sovrana, non c’è nessuno sopra, e decide la comunità degli iscritti”,
conclude l’ex presidente del Consiglio.