I sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro si sono riuniti, sabato 7 settembre, a San Paolo per protestare contro la decisione del giudice della Corte Suprema, Alexandre de Moraes, di chiudere la piattaforma X. Durante il raduno, tuttavia, la questione della piattaforma social non è stata l’unico tema affrontato. Bolsonaro, salito sul palco, ha sfruttato l’occasione per trasformare la protesta in un evento a sfondo elettorale, rilanciando il proprio messaggio politico in vista di future campagne.
Le proteste dei conservatori di Bolsonaro contro il blocco di X in Brasile
Venerdì 30 agosto, il Brasile ha chiuso X, una decisione della Corte Suprema che ha generato ampio dibattito. Tra i temi discussi ci sono la diffusione della disinformazione, i limiti delle leggi nazionali e la questione se sia giusto impedire l’uso di una piattaforma online in una democrazia. Il presidente brasiliano, in una recente dichiarazione, ha affermato che il suo paese intende dimostrare al mondo che “non è obbligato a tollerare la politica di estrema destra di [Elon] Musk solo perché è ricco”.
La chiusura di X è arrivata al culmine di una lunga disputa tra il governo brasiliano e l’azienda di Elon Musk. La piattaforma aveva rifiutato di conformarsi agli ordini del tribunale, che richiedevano la rimozione di profili accusati di diffondere disinformazione e l’obbligo di nominare un rappresentante legale locale per la gestione delle operazioni in Brasile.
La decisione della Corte Suprema ha sollevato timori su possibili ripercussioni politiche derivanti dal blocco di X, alimentando ulteriori tensioni nel già delicato panorama politico brasiliano. Jair Bolsonaro ha prontamente sfruttato la situazione, annunciando che i conservatori sarebbero scesi in strada il 7 settembre per protestare contro la decisione. Elon Musk, già apertamente favorevole a Bolsonaro, ha anticipato ai suoi seguaci che i “patrioti brasiliani” si stavano mobilitando per chiedere l‘impeachment del giudice Moraes, ampliando così il clima di scontro.
Un test per la leadership di Bolsonaro
I sostenitori di Bolsonaro sono scesi in piazza sabato 7 settembre, Giornata dell’Indipendenza del Brasile che negli ultimi anni è diventata un appuntamento simbolico per i conservatori. L’ex presidente mirava a sfruttare questa occasione per mobilitare la propria base e amplificare il suo messaggio, puntando a creare un’importante risonanza mediatica e rafforzare il proprio peso nell’attuale contesto politico.
Hanno partecipato 45.400 persone, un numero piuttosto basso rispetto agli altri incontri. Il calo di pubblico rappresenta anche un indebolimento di Bolsonaro tra i conservatori. Anche se l’ex presidente non potrà candidarsi alle elezioni fino al 2030 prepara la sua base per le municipali del mese di ottobre.
I conservatori hanno denunciato quella che definiscono una “dittatura” del sistema giudiziario invocando la liberta di espressione. Come anticipato da Elon Musk, hanno chiesto, inoltre, l’impeachment di Alexandre de Moraes.
Oltre a protestare contro la chiusura di X, i manifestanti presenti hanno chiesto l’amnistia per gli arrestati l’8 gennaio 2023 durante l’assalto al Congresso brasiliano.