La situazione in Venezuela rimane tesa dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio. Il presidente Nicolas Maduro ha trionfato per la terza volta consecutiva ma si trova davanti un’opposizione che ha contestato i risultati fin dal primo giorno. Gli avversari di Maduro sostengono che il loro candidato, Edmundo Gonzalez Urrutia, abbia vinto le elezioni. Nonostante il supporto di milioni di venezuelani, sia all’interno del paese che all’estero, gli avversari di Maduro si trovano in difficoltà. Il candidato dell’opposizione, Edmundo Gonzalez Urrutia, ha lasciato il Venezuela sabato 7 settembre dopo aver ottenuto asilo politico in Spagna.
Venezuela, Edmundo Gonzalez ottiene asilo politico in Spagna
Edmundo Gonzalez Urrutia, il 75enne ex diplomatico, era stato scelto come il candicato unico dell’opposizione contro Nicolas Maduro. Era stata presa una decisione strategica poiché la popolare leader del campo antichavista, Maria Corina Machado, era stata esclusa dalle elezioni.
Il Consiglio elettorale ha confermato la vittoria di Maduro nonostante le speculazioni. Il presidente venezuelano è stato, infatti, contestato per non aver reso pubblici i verbali come previsto dai regolamenti. Secondo quanto sostiene l’opposizione, il loro candidato, Gonzalez, avrebbe ottenuto il 67 per cento dei consensi. I sostenitori dell’opposizione sono scesi più volte in strada dal 28 luglio per protestare contro il risultato del voto e diversi paesi da tutto il mondo hanno riconosciuto la vittoria di Gonzalez. In ogni caso, Nicolas Maduro, il vincitore ufficiale delle elezioni, sarà alla guida del Venezuela fino al 2030.
Gli esponenti dell’opposizione si trovano ora in una situazione piuttosto complicata. Evitano le apparizioni pubbliche e sono attivi sulle piattaforme social. Il procuratore generale aveva avvertito che la leader dell’opposizione rischiasse l’arresto per “essere l’artefice intellettuale delle morti provocate durante le manifestazioni”. Circa una settimana fa, la procura venezuelana ha emesso un mandato d’arresto per Gonzalez.
Perché Gonzalez ha chiesto asilo politico in Spagna?
Gonzalez non si era presentato alle convocazioni della procura venezuelana che intendeva interrogarlo riguardo la sua candidatura presidenziale e gli eventi successivi al voto. L’ex diplomatico ha rifiutato di comparire denunciando la mancanza di indipendenza delle istituzioni pubbliche. Successivamente, è stato emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti.
Gonzalez ha lasciato il Venezuela il 7 settembre. Secondo quanto riporta El Pais, i contatti diplomatici erano in corso da due settimane. L’ex premier spagnolo, Jose Luis Rodriguez Zapatero, avrebbe svolto un ruolo chiave nell’operazione diplomatica. Le autorità di Madrid hanno evidenziato che è stato concesso l’asilo politico a Gonzalez su sua richiesta. Prima della sua partenza, il 75enne era stato ospitato presso la residenza dell’ambasciatore spagnolo a Caracas.
Al momento non ci sono indicazioni sulla strategia che sceglieranno gli altri esponenti principali dell’opposizione, inclusa Maria Corina Machado.