Dopo quasi due settimane di stallo politico post-elettorale, Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier come nuovo primo ministro della Francia. Nonostante questa decisione, il paese continua a essere attraversato da tensioni e divisioni. Migliaia di cittadini francesi protestano contro la situazione politica attuale, esprimendo il loro malcontento e le loro preoccupazioni.
Le manifestazioni in Francia del 7 settembre 2024
Le elezioni legislative del 7 luglio hanno delineato un nuovo equilibrio politico in Francia, evidenziando la frammentazione del Parlamento tra tre principali schieramenti. Da un lato, la sinistra del Nuovo Fronte Popolare (NFP), che include Partito Socialista, Partito Comunista, Gli Ecologisti e La Francia Insoumise, è risultata la più votata, sebbene non abbia raggiunto la maggioranza assoluta. Il centro, rappresentato dal campo presidenziale, e la destra di Rassemblement National, sono arrivati a brevissima distanza.
Il NFP, come schieramento più votato, ha da subito insistito sulla necessità di nominare un premier scelto tra le sue fila. Tuttavia, il presidente Macron ha respinto i nomi proposti dalla coalizione di sinistra, aggravando le tensioni politiche. Questo scontro ha contribuito allo stallo che ha paralizzato il processo decisionale in Francia.
Emmanuel Macron ha dichiarato di voler collaborare con chiunque fosse disposto a “lavorare per il miglior interesse del Paese” ma ha cercato di escludere le forze estreme come La France Insoumise e Rassemblement National, favorendo invece una figura centrista che rispecchiasse la sua visione politica. In risposta, la coalizione di sinistra ha indetto una giornata di manifestazioni il 7 settembre, accusando Macron di aver attuato un “colpo di stato”. Anche diversi sindacati studenteschi hanno espresso il loro sostegno a queste proteste, creando un fronte unito contro le decisioni del presidente.
Oltre 150 proteste si sono estese anche ben oltre i confini nazionali, coinvolgendo città come Nizza, Bordeaux, Lione, Parigi, così come Berlino, Madrid e Montreal.
🔴⚡ Paris 👭👬👫🧑🤝🧑📣#MarcheDestitution#7septembre pic.twitter.com/LCK6Xzgay2
— Nouveau Front Populaire 🟢🔴🟡🟣🔴 (ex NUPES News) (@NupesNews) September 7, 2024
La nomina di Michel Barnier
Per le forze di sinistra è inaccettabile che il presidente Macron ignori il risultato delle elezioni legislative. La sua decisione di nominare, il 5 settembre, Michel Barnier, un ex repubblicano, ha ulteriormente inasprito la situazione. Sebbene questo non sia il motivo principale delle proteste di oggi, ha comunque contribuito a rafforzare l’indignazione e l’appello delle forze politiche di sinistra, che si oppongono alla scelta di una figura non rappresentativa del loro schieramento, nonostante il loro successo elettorale.
Il nuovo premier francese Barnier, sostenuto dai repubblicani e dal campo presidenziale, ha dichiarato nella sua prima intervista come capo del governo che intende cercare il sostegno anche di alcuni esponenti della sinistra. Barnier ha inoltre promesso di lavorare in maniera indipendente dal presidente Macron, sottolineando il suo impegno per una politica che possa rispondere alle esigenze dell’intero Paese, al di là delle divisioni politiche.