Chissà se Giorgia Meloni dirà qualcosa? Viene naturale chiederselo dopo le parole pronunciate da Viktor Orban con cui il premier ungherese attacca nuovamente Ilaria Salis ma, allo stesso tempo, offende anche l’Italia, criticandola per la sua candidatura al Parlamento europeo.
La presidente del Consiglio è da sempre in prima linea quando si tratta di difendere il prestigio della nazione ma viene da chiedersi se riuscirà a farlo anche nei confronti di un suo importante alleato europeo o se le ragioni di opportunità politica prevarranno sull’onore della patria.
Orban offende l’Italia per attaccare Ilaria Salis: “Candidarla è nello stile italiano”
È al momento del suo arrivo al Forum Ambrosetti di Cernobbio che il primo ministro di Ungheria si lascia andare davanti ai cronisti al suo sfogo contro Ilaria Salis, detenuta in condizioni deplorevoli nelle carceri di Budapest prima della scarcerazione a seguito della sua elezione al Parlamento europeo.
Orban definisce “più che sorprendente” per l’Ungheria la candidatura della donna e parla di “una questione italiana“. Poi l’affondo nel quale Orban sostiene che è “nello stile italiano” eleggere una criminale arrestata per i reati che ha commesso.
Anzitutto, è necessaria qualche precisazione nella ricostruzione dei fatti fornita dal premier ungherese. La presunta aggressione della Salis non era contro “cittadini che semplicemente camminano per strada“, come da lui sostenuto. Si trattava, invece, di due militanti di estrema destra, scesi in piazza per commemorare il Giorno dell’Onore, nel quale si ricorda il tentativo di truppe naziste di impedire l’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa nel 1945.
A questo si potrebbe poi aggiungere il trattamento quantomeno discutibile cui la Salis è stata sottoposta nella sua lunga prigionia, fino alle manette e alle catene con cui è stata condotta alle udienze in tribunale.
Ma la questione principale resta quella puramente politica. Le parole di Orban rappresentano una chiara offesa all’Italia, nei confronti della quale sarebbe lecito aspettarsi una presa di posizione del governo italiano.
Il premier ungherese auspica un incontro tra Putin e Zelensky: “Possibile e necessario”
A maggior ragione, visti i rapporti privilegiati che la presidente del Consiglio italiana intrattiene da sempre con il premier ungherese, che la definisce la sua “sorella cristiana“.
A margine dell’evento, Orban, in qualità di presidente di turno del Consiglio europeo, si sofferma anche sulle più spinose questioni internazionali, a partire ovviamente dalla guerra in Ucraina.
Facendo forse affidamento sui suoi buoni rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, Orban considera “possibile e necessario” un incontro tra il presidente russo e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, per gettare le basi per una fine del conflitto. “Se non c’è dialogo in un tempo congruo – spiega Orban ai cronisti – cresce l’escalation e poi diventa più difficile“.
Tuttavia, secondo lui “la comunicazione e il cessate il fuoco” sono il primo passo da compiere, prima di pensare a un eventuale piano di pace.