Alla seconda legislatura con il Movimento 5 Stelle, il deputato pugliese Giorgio Lovecchio ha annunciato nei giorni scorsi il passaggio a Forza Italia.

Nato a Foggia, imprenditore, si definisce un liberare moderato. Intervistato in esclusiva da Tag24.it, Lovecchio spiega le ragioni che lo hanno spinto ad avvicinarsi al partito del segretario Antonio Tajani e ad allontanarsi, dopo 12 anni di ‘militanza’ dal partito che lo ha portato in Parlamento, un partito che ha smesso di sentire come proprio dopo la virata a ‘sinistra’ del nuovo corso voluto da Giuseppe Conte.

Giorgio Lovecchio: “Ho lasciato il M5s perchè non è più una forza trasversale”

D: Come mai la scelta di lasciare il Movimento 5 Stelle per aderire a Forza Italia?

R: Non è stata una scelta fatta a cuor leggero, perché dopo 12 anni di passati nel Movimento 5 Stelle non è stato facile lasciare.  E’ stata una scelta dettata dal fatto che il Movimento negli ultimi anni è cambiato. Era nato per essere una forza trasversale, né di destra né di sinistra, rappresentava il giusto compromesso: un contenitore di tante anime di diversa estrazione politica che riunite sotto la bandiera del Movimento 5 Stelle volevano fare qualcosa per il bene comune. Negli ultimi anni, invece, c’è stata una deriva verso il Pd e un progressivo spostamento a sinistra. E’ successo anche in Europa con l’adesione a Left. Questa cosa qui per me, che sono stato sempre un liberale, oltre che moderato, è diventata motivo di riflessione. Ho cominciato a pormi degli interrogativi. Ho sperato e atteso che il Movimento si riprendesse quella centralità che era nostra, invece con Giuseppe Conte c’è stata un’ulteriore accelerazione verso un progetto di campo largo, sempre più verso sinistra e verso il Pd.

D: Un progetto in cui non si riconosceva più, quindi. Ma perché Forza Italia?

R: Ho visto in Forza Italia e in Antonio Tajani un nuovo corso, con un partito molto moderato, con idee più affini alle mie e con un’attenzione per il settore dell’imprenditoria che è il mio settore, poiché io, oltre a essere un parlamentare, sono un imprenditore. Forza Italia è un partito liberale che mostra attenzione verso i problemi dell’imprenditoria e questa cosa mi ha spinto – trattando dei temi che sono più affini a quelle che sono le mie idee – a confluire in un soggetto politico più moderato.

“Nel M5s il mondo dell’imprenditoria è demonizzato”

D: E nel Movimento questa attenzione per il mondo dell’imprenditoria non l’ha trovata?

R: No, ultimamente era proprio demonizzato il mondo dell’imprenditoria, nel senso che l’imprenditore veniva sempre catalogato come sfruttatore, evasore.

D: Si è fatto un’idea dello scontro Conte-Grillo? Come andrà a finire, secondo lei ci sarà un’altra scissione?

R: Io spero che non ci sia una scissione, perché se c’è una scissione vuol dire che è la fine di tutto. Io non spero in quello perché al Movimento rimango sempre grato e non spero nella sua fine. Il 20 ottobre, quando ci saranno le votazioni online sulla questione del secondo mandato, ci sarà lo scontro tra il pensiero di Giuseppe Conte e quello di Beppe Grillo: se vince un pensiero anziché un altro, potrebbe succedere anche una spaccatura, cosa che non mi auguro. Più andiamo avanti e più lo scontro diventa acceso perché Grillo ha la sua personalità e Conte la sua. Ci sarà uno scontro abbastanza acceso.

Scontro Beppe Grillo-Conte, Lovecchio: “Scissione? Spero di no, ma potrebbe accadere”

D: Ma il secondo mandato è davvero così intoccabile?

R: Il Movimento 5 Stelle nasce su queste ideologie, è stata la sua forza trainante. Nel tempo, però, ci si è accorti che creare una classe politica per poi lasciarla a casa può essere controproducente.  Ci siamo accorti che, come si è accorto Conte, quando si va su un discorso di preferenze come una competizione comunale, regionale, europarlamentare, se non c’è un candidato conosciuto accoglie il voto di opinione, ma non il voto personale. Faccio un esempio: se io ho un’azienda con una classe dirigente che lavora bene, dopo 5 anni o 10 anni la cambio completamente, non posso pensare che l’azienda vada bene come stanno andando queste persone perché ogni volta è come se bisognasse ricominciare da capo.

D: Ma il garante ha solo potere di moral suasion, come dice qualcuno, o ha anche potere di veto come sostiene qualcun altro?

R: Grillo ha il potere di poter rendere una votazione e annullare quello che potrebbe essere eletto. Però è sempre commisurato al 50% più uno dei votanti.

D: Si finirà in tribunale?

R: Io spero che non si arrivi a uno scontro in tribunale perché una cosa del genere sarebbe avvilente. Spero che si raggiunga un accordo con un processo democratico come ha avviato Conte con la Costituente.