Gessica Notaro era al Festival del cinema di Venezia 2024 per parlare di violenza sulle donne, in qualità di madrina della presentazione del lungometraggio di Carlo Tedeschi, “XX secoli”. Ancora una volta, l’attivista e influencer dimostra il suo impegno in prima linea nel contrasto alla violenza di genere. Ai giornalisti presenti all’evento ha raccontato le emozioni di far parte di una compagnia teatrale e ha svelato alcuni dettagli sui suoi progetti per il futuro.

Gessica Notaro a Venezia 2024 per la presentazione del film “XX secoli”

Gessica Notaro sorride entusiasta alla presentazione del film di Carlo Tedeschi, “XX secoli” al Festival del cinema di Venezia 2024: è la madrina dell’evento ed è profondamente legata alla Fondazione Leo Amici, vista la sua collaborazione con la compagnia dei Ragazzi del Lago. L’attivista che da anni sostiene progetti e iniziative dediti a fermare il fenomeno della violenza contro le donne ha rivelato che stare sul palco di un teatro era uno dei suoi più grandi sogni:

“Sin dai tempi in cui ero in ospedale, ho sempre pensato che l’amore sia in grado di far accadere dei miracoli. Sono stata molto fortunata ad incontrare Carlo Tedeschi e i Ragazzi del Lago: hanno aggiunto un grande plus alla mia vita. Mi hanno regalato la possibilità di fare spettacoli sul palcoscenico, un mio grande desiderio da sempre. Sono una compagnia di spessore notevole, di livello artistico molto alto. Ho conosciuto persone straordinarie, animate da valori che non esistono quasi più nella società moderna. Ho trovato una famiglia, degli amici”.

Poi continua spiegando cosa rappresenti per lei il mondo dello spettacolo, in particolare il teatro:

Attraverso l’arte, sul palcoscenico, riesco ad esorcizzare il mio dolore. Lì riesco ad abbassare le mie difese ed essere totalmente Gessica. Nell’ultimo spettacolo che abbiamo portato a teatro, “The Summertime Show”, si vedono tutte le sfaccettature del mio carattere. Ci sono tutti i lati della mia personalità: il romanticismo, la sofferenza, la sensualità, l’allegria. Questa sono io in tutte le mie sfumature”.

Gessica Notaro e l’impegno nella lotta alla violenza contro le donne | VIDEO

Gessica Notaro ora racconta di essere in un momento della sua vita molto felice, dato che si è appena sposata. E’ attualmente impegnata con il teatro e anche nel settore dell’equitazione, in cui lavora fianco a fianco con suo marito.

Quando le viene rivolta la domanda su come si sente quando in tv o sui giornali vede ancora gli episodi di violenza contro le donne, l’attivista risponde:

“Questi fenomeni non finiranno mai. Come non termineranno le guerre, non cesserà la violenza sulle donne purtroppo. Io mi occupo molto di questa tematica, da otto anni circa. Ho cercato di costruire dei progetti nell’ambito della prevenzione della violenza ma non ho riscontrato nelle istituzioni l’appoggio che speravo di trovare“.

Dopo aver rivelato il suo malcontento a proposito del mancato appoggio da parte delle istituzioni in Italia per quanto riguarda il contrasto alla violenza di genere, Gessica Notaro ha continuato raccontando alcuni dei suoi progetti legati al tema:

“Mi occupo di questa tema con un “basso profilo”, rispondo sui social alle richieste di aiuto, ma non vado più in tv perché è inutile che continuano a chiamarmi se poi non fanno quello che io suggerisco di fare. Io continuo a fare il mio, però non porto visibilità a chi non lavora in questo settore con le mie stesse credenze”.

L’attivista vittima di violenza ha poi approfondito le attività legate al “Progetto Agata”, di cui faceva parte insieme alla Fondazione Puzzilli e Luciano Ponzi Investigazione e Sicurezza:

“Lo scopo era quello di garantire tutela alle donne anche subito dopo aver sporto denuncia alle autorità, dopo la violenza, per controllare il fenomeno dello stalking e prevenire il reato. E’ inutile che continuiamo a fare leggi sulla certezza della pena, perché vuol dire che il disastro è già successo. Bisogna fare qualcosa per lavorare in prevenzione e far sì che questi episodi non accadano. Bisogna avere una sicurezza, dare un supporto alle forze dell’ordine. Per questo avevamo pensato con Progetto Agata ad una serie di “angeli custodi”, delle figure che raccogliessero le prove che non riescono ad avere spesso le autorità, perché non possono stare dappertutto nello stesso momento”.

Ecco il video dell’intervista a Gessica Notaro realizzato da Thomas Cardinali per Tag24: