Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna. Il proverbio è stato preso alla lettera dal presidente del VI Municipio di Roma, Nicola Franco, che ieri, giovedì 5 settembre 2024, si è presentato in Campidoglio, senza invito, per far sentire la propria voce su un problema che denuncia da tempo: la carenza del personale amministrativo nel suo municipio. Il blitz non è piaciuto alla presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli che ha negato la parola a Franco. L’atmosfera si è scaldata, ne è nato un alterco che si è concluso con l’espulsione di uno dei consiglieri del VI Municipio, Emanuele Licodopio. Il VI Municipio, quello delle Torri, uno dei più grandi e popolosi della Capitale e anche tra i più disagiati, è l’unico governato dal centrodestra: Franco è in quota Fratelli d’Italia. Per questo la Lega accusa il Pd capitolino di non aver voluto dare udienza ai rappresentanti di quel Municipio proprio per il colore politico diverso. Il Partito Democratico rimprovera al Carroccio di aver voluto discutere di un argomento non inserito all’ordine del giorno. Sono volate accuse e critiche con i toni che si sono alzati. Maurizio Politi, consigliere della Lega al Comune di Roma, a Tag24.it dà la sua versione dei fatti e promette: “Torneremo all’attacco”.

Celli non ascolta Franco (IV Municipio) sui problemi del territorio, bagarre tra Lega e Pd in Campidoglio. Politi spiega l’accaduto

Maurizio Politi, consigliere della Lega in Campidoglio, aiutato dal resto dell’opposizione in Campidoglio (anche FdI), ha cercato di favorire il dialogo. Durante i lavori in Assemblea Capitolina ha chiesto più volte alla presidente Celli di dare ascolto a Nicola Franco, accompagnato da alcuni membri della Giunta, tra i quali l’assessore al Personale, Cristiano Bonelli che conosce bene la situazione. Franco da tempo lamenta una carenza del personale amministrativo nel VI Municipio ma finora il grido di aiuto è rimasto inascoltato dal Comune di Roma.

“E’ per questo motivo che abbiamo forzato un po’ la mano – spiega Politi – è vero che l’argomento non era all’ordine del giorno ma altre volte è successo che si facesse uno strappo alla regola. Dopo l’ennesimo no alla mia richiesta di ascoltare Franco gli animi si sono un po’ scaldati con il consigliere Licodopio che ha discusso con Celli”.

Licodopio è arrivato sotto il banco di Svetlana Celli e con veemenza l’ha invitata a prestare attenzione a Nicola Franco. Ne è scaturito un alterco, il consigliere municipale è stato espulso e fatto uscire dall’Aula.

“Negli anni è accaduto spesso che il capogruppo prendendo atto di una situazione di emergenza modificasse l’ordine dei lavori. Abbiamo fatto semplicemente questo, niente di più – continua Politi – Il VI Municipio non puoi trattarlo come gli altri, ha dei problemi, soprattutto sociali, che altri non hanno. Richiede più personale proprio per le criticità che deve affrontare. Chiediamo un’attenzione particolare per il Municipio 6. Ieri sarebbe bastato che la conferenza dei capigruppo, prendendo atto dell’emergenza, concedesse a un presidente di Municipio di sensibilizzare l’Aula su un tema delicato, senza far passare l’episodio come un attentato alla democrazia. Sono state fatte tante promesse ma nessuna si è stata mantenuta”.

Infine Politi promette: “Ci riproveremo”.

Il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori, si schiera dalla parte della delegazione del VI Municipio e accusa il Pd di non aver fatto niente nonostante le promesse: “Dopo il consiglio municipale straordinario a giugno, alla presenza dell’assessore Andrea Catarci, non ci siano stati passi concreti per risolvere il problema”. 

Di parere diverso il gruppo consiliare del Partito Democratico definisce l’azione “inaccettabile”.

“Gli amministratori del centrodestra del Municipio VI, capitanati dal loro presidente, hanno tentato con modalità poco democratiche e aggressive di essere ascoltati su un tema non programmato, non concordato e non inserito all’ordine dei lavori. Per essere chiari: non ho negato la parola a nessuno, ma ho solo rispettato le regole“, ribatte in una nota la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli.