È morto Gaetano Salvemini, ex allenatore di Serie A di varie squadre nel corso della sua carriera: chi era l’ex Bari ed Empoli tra le tante? Ripercorriamo la sua vita e la sua carriera calcistica. Gaetano Salvemini è morto all’età di 82 in Emilia, dove ormai risiedeva da tantissimo tempo. Una lunghissima carriera da calciatore, dove ha indossato le maglie di tantissimi club italiani, prima di intraprendere quella da allenatore. Qui furono diverse le soddisfazioni che Salvemini riuscì a togliersi, essendo entrato nella storia di vari club, tra cui Empoli e Bari, tra le squadre più prestigiose allenate nel corso della sua carriera.

Una notizia che ha sconvolto il mondo del calcio e in particolare quello pugliese, essendo Salvemini originario di Molfetta, in Puglia. Lunghissima la sua carriera sia da giocatore che in panchina, dove è riuscito a togliersi varie soddisfazioni con diversi club. Ma chi era Gaetano Salvemini? Di seguito età, moglie, figli, carriera e la causa della sua morte, arrivata oggi 6 settembre 2024 a 82 anni a Reggio Emilia.

Chi era Gaetano Salvemini? Età e causa morte

Gaetano Salvemini era un ex giocatore di calcio e allenatore, nato a Molfetta nel 1942 e deceduto a Reggio Emilia il 6 settembre del 2024, a 82 anni. Una notizia che ha scosso senza dubbio il mondo del calcio, soprattutto pugliese. Non sono ancora chiare le cause della sua morte, ma Salvemini si è spento improvvisamente a 82 anni in Emilia, dove ormai risiedeva da diversi anni. Diversi già gli attestati di stima arrivati da vari personaggi del mondo del calcio e varie società che lo hanno allenato.

Un annuncio che ha scosso dunque il mondo calcistico e con diverse società che hanno già mostrato il loro cordoglio. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, ma al momento non è stata resa nota la causa della morte dell’ormai ex allenatore di Bari e Genoa tra le tante. Di seguito un excursus sulla sua carriera da calciatore e da allenatore.

Carriera, moglie e figli

Non è noto se fosse sposato e se avesse figli, ma Gaetano Salvemini dedicò gran parte della sua vita al calcio. Prima da calciatore, poi da allenatore. Nel corso della sua carriera da calciatore, dopo esser cresciuto nelle giovanili del Milan, ha girato diverse squadre, venendo acquistato anche dall’Inter nel 1968-1969, ma con cui non ha mai esordito. Tra le esperienze più significative c’è sicuramente quella al Venezia, chiusa con 82 presenze e 18 gol, ma anche quelle con Empoli (98 presenze e 32 gol) e Siena (101 presenze e 9 gol).

Al termine della sua carriera da calciatore, diventò allenatore. Inizio sulla panchina dell’Empoli in Serie C1, dove rimase per tre anni, piazzandosi sempre a metà classifica. Ma è di nuovo all’Empoli che diventa una bandiera del club toscano, avendoli guidati nel 1986/87 nella prima stagione in Serie A. Successivamente altre importanti esperienze: tra tutte quelle con Bari e Genoa. Con i pugliesi ottenne una promozione in Serie A, mentre con il Genoa non ci riuscì. L’ultima esperienza in panchina risale al 2001 sulla panchina del Monza.