È in arrivo il bonus sulle colonnine di ricarica delle auto elettriche anche ai benzinai, con un contributo che può arrivare fino a 60mila euro per l’installazione di nuovi punti. Lo schema del disegno di legge è già approdato nel Consiglio dei ministri ma è stato rinviato per alcuni approfondimenti.

Certamente, nell’ottica di favorire la transizione energetica anche nella mobilità e nei trasporti alla più ampia platea, saranno assicurati contributi come quelli già stanziati per i privati, per i condomini, per le imprese e per i liberi professionisti al fine di installare gli impianti di ricarica. Ma stavolta si punta a incentivare i fornitori di carburante.

Il provvedimento stabilisce bonus anche per chi installi impianti di biocarburanti. Si potrà contare su un contributo per un importo massimo di 10mila euro a impianto. Invece, chi subisce l’interruzione del rapporto gestorio potrà ottenere un ristoro fino a 20mila euro.

Le misure sono contenute nel disegno di legge recante le “Disposizioni per la riforma del settore della distribuzione dei carburanti e ristrutturazioni della rete” con obiettivo di transizione della mobilità e dei trasporti verso l’elettrico, i biocarburanti e l’abbandono delle fonti energetiche fossili.

Bonus colonnine benzinai 2024, in arrivo l’incentivo per i distributori di carburanti: di cosa si tratta?

Sta per arrivare un nuovo bonus sull’installazione delle colonnine di ricarica delle vetture elettriche. Stavolta l’incentivo riguarderà direttamente i gestori degli impianti di carburanti – benzina e diesel – per la conversione in punti di ricarica di auto elettriche. Chi farà la nuova installazione entro il 31 dicembre 2027, potrà contare su un contributo a fondo perduto che può arrivare fino a 60mila euro, più un ulteriore incentivo di 10mila euro per l’installazione di un punto di distribuzione di bio-carburanti.

La misura è contenuta nel disegno di legge che è stato discusso, ma non ancora approvato, nel Consiglio dei ministri nella giornata del 4 settembre scorso. Stando alle prime anticipazioni sul provvedimento, si potrà contare sul incentivo fino a 60mila euro per l’installazione di impianti di ricarica di auto elettriche, con potenza di almeno 90 kwatt per ciascuna infrastruttura.

Quanto spetta di contributo a fondo perduto per la dismissione di impianti benzina e diesel per l’elettrico?

L’incentivo sarà riconosciuto nella misura del 50 per cento del costo per l’installazione, fino al limite di 60mila euro. In queste spese rientrano sia i lavori per dismettere le postazioni presenti, che i costi per l’installazione dei nuovi punti di ricarica e di connessione alla rete elettrica.

Si possono agevolare anche i costi degli impianti di accumulo. Ai titolari degli impianti spetterà un ulteriore contributo fino a un massimo di 10mila euro per l’installazione di punti di ricarica di bio-carburanti.

Ristori per chi subisca l’interruzione del rapporto gestorio dei carburanti: fino a 20mila euro di incentivo

Ulteriori contributi a fondo perduto sono previsti anche nel caso di interruzione del rapporto gestorio. Ovvero, i gestori che proprio per la conversione dei punti da benzina e diesel a impianti di ricarica per le vetture elettriche subiranno l’interruzione del rapporto gestorio, potranno contare su un contributo che può arrivare a 20mila euro.

Le modalità di fruizione di questo incentivo e i criteri per la determinazione del bonus saranno oggetto di un futuro provvedimento del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) con il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Le risorse a disposizione per questo incentivo sono pari a 8 milioni di euro.

Installazione delle colonnine da effettuare in tempi brevi per avere il bonus benzinai 2024

Si ricorda, infine, che la fruizione dei bonus per l’installazione dei punti di ricarica delle vetture elettriche potrà essere attuato anche su aree differenti rispetto a quelle degli impianti dismessi. Tuttavia, per l’erogazione del bonus, i richiedenti dovranno affrettarsi con i lavori di dismissione e di nuova installazione delle colonnine di ricarica.

Finché l’intero impianto non potrà considerarsi realizzato, infatti, il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) non procederà al versamento dei contributi spettanti.