Renzi apre al campo largo ma senza veti da parte dei grillini e commenta il caso che vede coinvolto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la sua relazione con Maria Rosaria Boccia. Il fondatore di Italia Viva ha detto che è possibile ragionare su un percorso comune con Schlein che potrebbe portare ad un’alleanza. Il leader di IV ha parlato a margine di un evento presso la Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio a Roma.

Unico ostacolo all’intento di Matteo Renzi potrebbero essere i veti imposti dal Movimento Cinque Stelle. L’ex premier avverte che sarà necessario superare questo impasse per poter costruire una vera opposizione al governo Meloni.

A proposito dell’esecutivo non può mancare un commento sulla vicenda Sangiuliano. Il ministro della Cultura è finito nell’occhio del ciclone per la nomina a consigliere del ministro per i grandi eventi, qualche ora dopo è arrivata la smentita del governo che ha detto che la nomina non esisteva. La replica di Boccia è stata che il ministro aveva disposto l’assegnazione della carica. Ieri è arrivata la ‘confessione’ al TG1 di Sangiuliano che c’è stata una relazione con Maria Rosaria Boccia. Renzi ha definito il tutto come una ‘situazione ridicola’ e ha chiesto le dimissioni del ministro.

Il commento sul campo largo

Sul passato, siamo disponibili a parlarne. Così Matteo Renzi, ex premier e fondatore di Italia Viva, ha risposto alla domanda su un dialogo con Elly Schlein e sull’ingresso nel campo largo. Le voci di una possibile ‘adesione’ al progetto di un’opposizione di centrosinistra andavano avanti da tempo, più esattamente dalla ‘Partita del Cuore‘ dello scorso 17 luglio quando i leader del Pd e di Italia Viva hanno messo le basi per il dialogo.

Mentre da parte del Pd non sembrano esserci molti dubbi per un’alleanza con Renzi – sono poche le resistenze interne ai dem -, i Cinque Stelle preferirebbero tenere lontano dal ‘campo largo‘ quello che è considerato un nemico storico. Il fondatore di IV è consapevole che potrebbero esserci veti da parte dei pentastellati ed oggi a margine di un evento presso la Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio a Roma ha commentato così:

“Ma mi pare un dibattito abbastanza strano, posto solamente a noi. È una discussione teorica. Se la guida dell’accordo tra centrosinistra è Schlein, facciamolo. Se invece il tema è di andare con i veti, ciascuno ragiona di simpatia o antipatia. Noi ci candidiamo ad essere l’ala riformista. Dopodiché é divertente che in alcune regioni siano stati proprio i grillini a mettere i veti su di noi. Delle due l’una allora, se non volete che io vada con il centrodestra non mettete i veti”

La vicenda Sangiuliano

Indecorosa pagliacciata. Renzi è lapidario sul caso Sangiuliano che sta tenendo con il fiato sospeso il governo Meloni. Ieri il ministro, in un’intervista al TG1, ha parlato della relazione con Maria Rosaria Boccia. Una ‘scenetta’ definita patetica da Renzi che invoca le dimissioni del titolare del dicastero:

“Un’intervista di 15 minuti, a questo punto il direttore dei tg può essere Maria De Filippi. La questione politica dovrebbe essere un’altra. Noi abbiamo una vicenda indecente che va avanti da settimane. Noi abbiamo chiesto le dimissioni perché non è capace di fare il Ministro della Cultura”