Tre partite di campionato sono poche per avere un’idea chiara rispetto a quello che potrà offrire questa stagione, ma in questo avvio la Lazio ha già dimostrato pregi e difetti. La società, in questa sessione estiva di mercato, ha rivoluzionato la rosa, privandosi di alcuni dei suoi big più importanti e ripartendo con tante scommesse, ma anche qualche certezza. Baroni sa che dovrà lavorare tanto e che non sarà semplice perchè l’ambiente non è del tutto sereno, i dubbi dei tifosi sono tantissimi e la contestazione non si arresta. Eppure la squadra sta cercando di trovare il giusto equilibrio, è compatta e intende ripartire soprattutto da quanto visto nel secondo tempo del match di sabato sera contro il Milan. Ma questa Lazio può ambire solo all’Europa League, o può pensare di andare oltre? In esclusiva a Tag24, lo abbiamo chiesto all’ex calciatore biancoceleste, Luciano Zauri. 

La Lazio è da Europa League? L’ex Zauri interviene a Tag24

D: E’ ancora presto per fare una valutazione, ma per ciò che hai visto, per questa Lazio l’Europa League è l’obiettivo minimo, può addirittura pensare di andare oltre o li vedi in difficoltà? 

R: Ho totale fiducia nei confronti di mister Baroni e devo ammettere che sono stato molto felice, nel momento in cui ho avuto la certezza che fosse lui il nuovo allenatore della Lazio. E’ un tecnico che mi fa ben sperare e per ora credo che questa squadra abbia conquistato i punti che merita e sia nella posizione giusta. E’ chiaro che il sogno è sempre quello di arrivare tra le prime quattro, ma sappiamo tutti che non sarà semplice. La rosa della Lazio non è da Champions League, a mio avviso, ma penso che potrà stare a ridosso delle prime della classe. Se la giocherà con Fiorentina, Roma e con le altre che solitamente oscillano tra il sesto e il settimo posto. Questa è l’ambizione di questa stagione. 

D: Hai visto qualcosa di buono in queste prime tre partite?

R: Finora ho visto delle buone prestazioni, tolta ovviamente la sconfitta arrivata contro l’Udinese. Penso invece che il pareggio arrivato contro il Milan sia stato importante per quello che si è visto nel secondo tempo. La Lazio deve fare un percorso di un certo tipo, ma per ora è in linea con ciò che è chiamata a fare. Nella valutazione non si può non tenere conto che questa estate il club ha deciso di cambiare tanto, a partire dall’allenatore e fino ad arrivare a tantissimi calciatori. Si stanno cercando gli interpreti giusti e uno come Dia, ad esempio, è arrivato quasi alla fine. Detto questo resto convinto che Baroni farà un ottimo lavoro. 

D: Quindi hai fiducia nei confroni del tecnico?

R: Assolutamente sì, mi fido di lui. E’ uno pragmatico, un gran lavoratore e per certi versi Baroni mi ricorda Delio Rossi. Mi piace molto anche il suo modo di comunicare.

Il mercato e la difesa

D: Come valuti il mercato di questa estate?

R: Sicuramente si è fatta una scelta importante e, per motivi diversi, alcuni senatori sono andati via. Il cambio in panchina ha fatto sì che cambiassero anche gli obiettivi di mercato, anche perchè si è cambiato anche il sistema di gioco. Questo vuol dire che questi ragazzi andranno aspettati. Purtroppo nel calcio non si ha mai pazienza, soprattutto nei confronti degli allenatori, ma sappiamo bene cosa comporta questo ruolo. I ragazzi presi però hanno talento e voglia di fare, anche se molti non hanno un’esperienza tale da poter garantire da subito la giusta personalità. Quelli che riusciranno a metteresi subito a livello, determineranno la classifica finale.

D: Tre gol subiti nei primi minuti: visto il tuo ruolo da calciatore, pensi che sia una questione di concentrazione, oppure è un problema di reparto?

R: C’è stato qualche errore singolo, ma bisogna inserire in questa disamina anche i due mediani. E’ normale che qualcosa si possa concedere, nell’arco di una partita e ovviamente va fatto un discorso di squadra. Nell’ultima apparizione con il Milan però, Tavares ha fatto vedere qualcosa di diverso e credo sia un giocatore su cui puntare fortemente. Baroni ha anche delle alternative sulle fasce ed è importante che possa trovare il prima possibile le alternative sulle corsie esterne, così da garantire solidità e stabilità sul pacchetto arretrato.