I Ray-Ban Stories sono gli occhiali più trendy del momento, un innovativo dispositivo smart nato dalla collaborazione tra Luxottica, il gigante dell’eyewear fondato da Leonardo Del Vecchio, e Meta, la tech company guidata da Mark Zuckerberg. Lanciati sul mercato nel 2021, questi occhiali offrono una nuova esperienza: con un semplice tocco sull’asta destra o pronunciando “Hey Meta”, è possibile scattare foto o registrare video da condividere direttamente sulle stories dei propri social, senza mai utilizzare lo smartphone. Una vera rivoluzione nel settore degli occhiali.

Amati dagli appassionati di tecnologia e criticati dai difensori della privacy, i Ray-Ban Stories hanno trovato una fervente sostenitrice in Maria Rosaria Boccia, influencer campana coinvolta nello scandalo politico che ha toccato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Boccia ha utilizzato gli occhiali per documentare la sua visita a Montecitorio come “consigliera” del ministro, un’azione discutibile poiché le riprese all’interno del Palazzo della Camera non sono consentite.

Occhiali Ray Ban con la telecamera di Maria Rosaria Boccia, cosa sono e come funzionano?

Selvaggia Lucarelli, su Il Fatto Quotidiano, ha messo in luce il paradosso della situazione, criticando la facilità con cui Boccia ha filmato ogni angolo di Montecitorio senza alcun timore. “Nulla di illegale”, sostiene la Boccia, spiegando che le riprese non violavano alcuna legge poiché, durante la registrazione, un piccolo led bianco vicino alla lente destra si accende, avvertendo chi le sta intorno. Tuttavia, ci si interroga su quante persone abbiano davvero notato quel minuscolo led mentre la Boccia documentava ogni dettaglio con un fare quasi “spionistico”.

Qui emerge il delicato tema della privacy. Sebbene dotati di numerose funzionalità, i Ray-Ban Stories non sono ancora dei veri occhiali “smart”: la loro capacità di registrare senza attirare troppa attenzione rappresenta anche il loro principale punto debole. Meta e Luxottica rassicurano che il led bianco serve a tutelare la privacy di chi viene ripreso, ma è facile non accorgersi della piccola luce, e altrettanto semplice è coprirla.

Cosa rende i Ray-Ban Stories speciali? Sotto l’aspetto di un paio di classici Ray-Ban si cela un piccolo gioiello tecnologico. Due fotocamere da 5 megapixel, una su ciascun lato della montatura, catturano video di 30 secondi e foto con un semplice tocco. Anche l’audio è integrato: tre microfoni captano i suoni circostanti, mentre gli speaker consentono di ascoltare musica o rispondere alle chiamate senza la necessità di auricolari.

Configurare i Ray-Ban Stories è un gioco da ragazzi. Basta collegare l’app Meta View allo smartphone (sia Android che iOS), accendere gli occhiali e, in pochi passaggi, si è pronti a registrare e scattare foto da condividere sui social. Un processo intuitivo, pensato per chi vive connesso e vuole catturare ogni istante della propria vita.

Negli Stati Uniti, Meta ha già integrato l’intelligenza artificiale Meta AI nei Ray-Ban Stories, trasformandoli in un assistente personale. In futuro, si prevede che questi occhiali possano rispondere a domande, gestire chiamate e messaggi, tutto senza dover mai tirare fuori il telefono. Un futuro che, tuttavia, è frenato in Europa dalle normative GDPR, che limitano le ambizioni di Meta in termini di raccolta dati e privacy. Resta il dubbio se Maria Rosaria Boccia utilizzi il modello originale, ormai fuori produzione, o il più recente Ray-Ban Meta, lanciato nel 2023 con prestazioni migliorate.

In definitiva, i Ray-Ban Stories rappresentano il dilemma moderno: la tecnologia può essere affascinante, utile e innovativa, ma il prezzo da pagare spesso è la privacy. E mentre Zuckerberg promette nuove funzionalità di intelligenza artificiale, viene spontaneo chiedersi se siamo davvero pronti a vivere in un mondo in cui chiunque, ovunque, può filmare ogni momento della nostra vita. Dopo il caso Boccia-Sangiuliano, i Ray-Ban Stories potrebbero diventare il “must have” dell’autunno, una moda destinata a durare a lungo.

Quanto costano?

Con una carica completa, gli occhiali hanno un’autonomia fino a 6 ore con uso moderato e circa 3 ore in streaming continuo. Lo spazio di archiviazione è limitato a 8 GB, sufficiente per circa 500 foto e una trentina di video da 30 secondi. Il prezzo parte da 329 euro, e sono disponibili in tre iconiche montature.