A Rumo, nell’Alta Val di Non in provincia di Trento, gli abitanti tra salvaguardia dell’identità del paese e i soldi dei turisti, hanno scelto la prima opzione. Ne ha parlato La Repubblica raccontando che una comitiva ha interrotto le vacanze perché infastidita dai rintocchi delle campane 48 volte al giorno per 184 rintocchi complessivi.

Scontro tra residenti e turisti in un borgo della Val di Non

Come da tradizione il campanile segna il tempo ogni mezz’ora con quattro rintocchi, anche nella fascia serale e in quella notturna. A quel punto i turisti hanno chiesto al Comune e alla parrocchia di intervenire. Missione inutile. “Ci hanno consigliato di tornare a casa nostra e di non farci più vedere in giro, aggiungendo ‘sappiamo quali sono’, rivolto alle nostre auto. Non siamo riusciti a reggere, le campane hanno iniziato a intonare melodie mattutine, la stanchezza e la paura di subire danni, oltre a qualche imprevisto nell’alloggio, ci hanno impedito di proseguire la vacanza”, ha raccontato sui social un componente della comitiva. 

La sindaca Michela Noletti ha cercato di mediare tra le due posizioni ma “non c’è stato nulla da fare e sono persino stata minacciata a livello personale. Per fortuna, avendo capito che la situazione stava degenerando, mi sono recata sul posto con i carabinieri che potranno testimoniare quanto accaduto”. E voi da che parte state?

Stefano Bisi