L’attrazione sessuale è un tema complesso, sfaccettato. Il corpo è più legato alla mente di quanto immaginiamo.
Se si pensa al desiderio, il pensiero ci porta inevitabilmente a concepire due persone insieme, ma uno studio recente ha voluto mettere in luce un’altra forma d’attrazione di cui si parla ancora troppo poco: la simbiosessualità. Che cos’è?

Parliamo di una particolare dinamica che sposta il focus dall’individuo alle relazioni già consolidate, in cui l’attrazione sessuale non è incentrata solo su una singola persona, ma sulla sinergia, la chimica, sull’energia che si crea tra i membri di quella stessa coppia.

E’ chiaro che, quando si introduce un termine nuovo, non possono non sorgere tanti interrogativi. Il primo: è davvero considerabile come una nuova categoria dell’attrazione umana, o stiamo semplicemente mettendo nuove etichette su dinamiche che, in realtà, esistono da sempre?

Sono proprio questi gli aspetti analizzati ed emersi durante l’intervista di Tag24.it Maria Tinto, la psicosessuologa che ha approfondito il tema.

Cos’è la simbiosessualità, nuovo orientamento sessuale? La sessuologa Tinto: “Azzardato”

Ma quindi cos’è la simbiosessualità? A portare avanti lo studio è stata l’Università di Seattle, che ha pubblicato su Archives of Sexual Behavior i primi aspetti della simbiosessualità.

Praticamente ci si riferisce all’attrazione che alcune persone provano verso una sorta di “terza forza” che è generata da una coppia avviata, consolidata. I ricercatori nel corso del loro studio hanno intervistato 373 partecipanti e si sono resi conto che il 51% ha sperimentato questa attrazione almeno una volta nella vita! Un dato significativo, che già dovrebbe farci accendere una lampadina…

Secondo l’esperta Maria Tinto, questa forma di attrazione non è del tutto nuova e affonda le sue radici in pratiche veramente antiche:

La sessualità umana è un ambito ancora poco esplorato, per cui ogni cosa che esula dalla comune visione, sembra qualcosa di particolarmente nuovo. In realtà l’attrazione verso le coppie già consolidate, è presente da sempre. Che si chiami “simbiosessualità” o altro ha poca importanza, infatti si tratta di un’attrazione presente già nei ritrovamenti dell’arte erotica di Pompei.

Definire il sesso a tre, ovvero di una persona single con una coppia, come un nuovo orientamento sessuale, mi sembra azzardato. Si tratta piuttosto di una sessualità che viene agita in varie modalità. Spesso chi prova questo tipo di attrazione, non vive il sesso solo in questa modalità, ma ha una visione abbastanza ampia del piacere che può ricevere dell’esperienza sessuale.

Simbiosessualità e relazioni di coppia: in realtà può essere d’aiuto

Ma in che modo questo fenomeno può influenzare le relazioni intime e affettive? Per chi non concepisce una terza persona all’interno delle dinamiche d’attrazione può essere visto come qualcosa di assurdo, o addirittura pericoloso! E’ la stessa psicologa a rassicurarci: addirittura se i soggetti coinvolti sono consapevoli e d’accordo, questa dinamica potrebbe persino migliorare la loro relazione:

Il sesso è libertà, in qualunque modo venga messo in atto. Se i soggetti coinvolti ne hanno piena consapevolezza, l’influenza può solo essere positiva. Diventa deleteria per la coppia , quando uno dei componenti subisce le scelte dell’altro/a.

Nonostante ci sia un’apertura a nuovi tipi di attrazione, non tutti sono convinti che questo possa migliorare le relazioni, anzi, alcuni ritengono che la simbiosessualità possa portare le persone a perdere la propria individualità, perché ci si concentra sulla dinamica di una coppia. Ma è una preoccupazione che Maria Tinto esclude categoricamente:

“No. La sessualità è espressione di un istinto. Non vedo in che modo possa alterare l’individualità di una persona.

E poi, quando Tag24 ha chiesto quanto sia in realtà diffuso il fenomeno e se l’avesse mai riscontrato nei pazienti, la risposta è stata:

E’ una dinamica abbastanza frequente e spesso aiuta e consolida i rapporti di coppia.

Si, perché è anche un modo per accendere il desiderio, aumentare la complicità, scoprire nuovi lati e desideri della relazione mai scoperti prima.

I conflitti, le situazioni difficili, nascono quando si crea un triangolo scomodo e si combatte senza che tutti siano in accordo, come nel film Challengers, di Luca Guadagnino.

La simbiosessualità, da dove nasce questo desiderio?

La simbiosessualità, quindi, è solo una delle tante espressioni del desiderio umano. Potrebbe sembrare una moda o un concetto nuovo, ma in realtà non riflette altro se non il nostro bisogno di connetterci non solo con degli individui, ma con le relazioni che creano. Ecco da dove potrebbe derivare questo bisogno:

Sentirsi attratti da coppie che hanno un vissuto solido, spesso può generare un desiderio di rispecchiamento, che va al di là del sentimento. Non c’è molto di sentimentale nel voler esaudire un desiderio che si tratti di un’attrazione fisica o emotiva. Spesso si vorrebbe semplicemente essere contagiati dalla felicità o dalla sintonia che arriva dagli altri, in questo caso da una coppia.

Il fascino delle coppie nei fandom: fanpage o desiderio nascosto?

La simbiosessualità, in parte, potrebbe spiegare anche l’ossessione di molti fan per le coppie famose, (che siano reali o immaginarie poco importa). Nel mondo delle celebrity e del fandom, esistono vere e proprie “shipper”, ovvero le fan che creano fantasie, storie, fanfiction, su relazioni tra personaggi o tra persone famose reali.

Immaginano diverse versioni di quel legame originariamente accennato o, addirittura, di voler essere parte di quella stessa connessione.

Un esempio famoso è quello del fenomeno delle fan dei One Direction, in particolare per coloro che “shippavano” Louis Tomlinson e Harry Styles (le Larry shipper): parliamo di un duo per cui il pubblico ha fantasticato tantissimi anni su una presunta storia d’amore (non è mai stata confermata!).

Ma questa forma di fandom, in molti lo sapranno, può andare oltre la semplice fantasia: alcune persone segretamente desiderano veramente essere parte di queste dinamiche, provano attrazione sessuale e immagino di poter stare in mezzo a una coppia.

C’è differenza tra chi crea una fanpage o segue un profilo Instagram di coppia, da chi sogna di voler vivere l’atmosfera che si percepisce tra quelle due persone.

Potremmo fare un esempio recentissimo con le shipper di Perla e Mirko dei programmi televisivi Temptation Island e Grande Fratello? Può darsi: non sarà un’attrazione che colpisce tutte le Perletti (questo il nome dato alle fan della coppia) ma per molti è difficile negarlo:

Nonostante in tanti si limitino a seguire la loro storia per puro intrattenimento, alcuni fan li vorrebbero sempre uniti, li difendono con le unghie e con i denti, pur di sentirsi confortati, accolti e anche “partecipi” di ogni dinamica della coppia.

Questo ovviamente non significa che ogni fan che segue una relazione tra famosi sia simbiosessuale, ma la differenza sta nell’intenzione: alcuni vogliono solo osservare, altri desiderano entrare… seppur soltanto attraverso un mondo di fantasie. È tutta psicologia!