“Non è stato speso nemmeno un euro pubblico, non sono ricattabile”. Le prime parole del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al Tg1 su Rai 1 fanno capire tutto. Il numero uno della Cultura decide di uscire allo scoperto e lo fa attraverso l’emittente pubblica, e non poteva essere altrimenti. Parla per la prima volta del caso che l’ha travolto, Gennaro Sangiuliano.
Una storia imbarazzante, a tratti delirante e paradossale. Davanti alla televisione pubblica più va avanti l’intervista esclusiva al Ministro Gennaro Sangiuliano e invece di stare a sentire il numero uno della Cultura italiana, sembra di essere a Temptation Italia o una vicenda del genere.
Un ministro della Repubblica che racconta, conferma tutto quello che si è detto e scritto in questi roventi giorni di fine estate sulla sua presunta relazione, poi confermata in televisione dallo stesso ministro della Cultura, che mentre parla e descrive quello che è successo, ad un certo punto si ferma e, quando parla della breve storia avuta con Maria Rosaria Boccia, si commuove e si mette a piangere. Una figura imbarazzante da parte del ministro che, tentando di essere vero e schietto, si rende a tratti poco funzionale rispetto al ruolo che occupa. Quasi del tutto fuori luogo.
Caso Sangiuliano, il ministro si confessa: “Ho avuto una relazione sentimentale con la signora Boccia, non sono ricattabile”
Davanti al direttore Chiocchi, Gennaro Sangiuliano, provato e amareggiato per questa situazione, spiega quanto sta succedendo e ci tiene a sottolineare un aspetto: “Dal ministero per la dottoressa Boccia non è uscito un solo euro pubblico, mai e poi mai. Non sono ricattabile“.E, mentre parla, mostra al direttore del Tg1 l’estratto conto della sua carta di credito dove mostra che i pagamenti per gli spostamenti di Maria Rosaria Boccia sono stati fatti dal suo conto personale. E svela, confermando le voci che girano da settimane il suo rapporto con la signora Boccia: “Con le avevo un rapporto personale, una relazione sentimentale e per me è molto difficile parlarne, si tratta della mia sfera privata“.
“Mi pesa raccontarlo perché attiene a una sfera intima, c’è stato un rapporto personale. Ma io non sono ricattabile. Io ho dimostrato che non ho mai speso soldi pubblici”. Parla e non si ferma mai, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante la sua intervista al Tg1.
Cerca di andare nello specifico il ministro della Cultura Sangiuliano, e più volte al Tg1 sottolinea che “mai è stato speso un euro del ministero” per Maria Rosaria Boccia, mostrando perfino i biglietti del treno pagati con la sua carta di credito personale e anche in questo caso fa vedere davanti alla telecamera e agli italiani le fotocopie. “I suoi viaggi li ho pagati da me con la mia carta di credito personale“, aggiunge sempre con tono amareggiato e molto provato.
“Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l’incarico“, dice ancora Sangiuliano che per molti sta diventando, ovviamente in modo ironico, il “Bill Clinton” italiano, paragonando questa storia a quanto avvenne all’allora presidente degli Stati Uniti con Monica Lewinsky.
Alla fine l’emozione prende il sopravvento e la voce quasi si interrompe per le lacrime. Sì, il ministro Gennaro Sangiuliano cede davanti alle telecamere del Tg1 che, con il direttore Gian Marco Chiocci, lo intervista sul caso Boccia e si mette a piangere: “Chiedo scusa a mia moglie e a Giorgia Meloni“. Sembra di stare quasi davanti al confessionale del Grande Fratello di qualche anno fa e non certo in una intervista all’emittente pubblica.
E’ qui che verso la fine, il direttore Chiocci fa la domanda all’ex direttore del Tg2, dove crolla per le scuse che fa non solo alla moglie, alla Premier Meloni ma anche al suo staff e ai suoi collaboratori che si sono visti costretti a seguire l’intera storia, prima da dentro e adesso pubblicamente. Un affaire che lo ha portato a scalare le cronache e la risposta è “la prima persona a cui devo chiedere scusa, e che poi è una persona eccezionale, è mia moglie“. Dopo alcuni secondi di silenzio, il capo chino, il ministro della Cultura aggiunge: “Poi chiedo scusa a Giorgia Meloni, che mi ha dato fiducia per l’imbarazzo che ho creato a lei e, evidentemente, al governo. Chiedo scusa anche ai miei collaboratori – aggiunge – che impropriamente, pur non avendo fatto niente, si trovano investiti da questa vicenda”
“Non intendevo rinunciare a mia moglie“, che è “la persona più importante della mia vita“. Lo afferma per l’ennesima volta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervistato dal direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci sulla vicenda che lo vede in rapporti con Maria Rosaria Boccia. Riguardo alla famosa nomina da dove tutto probabilmente è nato e quanto afferma la signora Boccia il ministro della Cultura ribadisce e precisa, soffermandosi anche alla famosa voce femminile che si sente in un audio riportato sui social da colei che aspirava ad entrare al Ministero: “La nomina non c’è stata. Quanto alla voce io ricordo che c’è stata una discussione con mia moglie lei mi diceva di interrompere ogni rapporto con questa persona, anche di tipo lavorativo. Potrebbe essere stata carpita questa conversazione, non lo so. Questa voce potrebbe essere di mia moglie, non ho ascoltato questa conversazione quindi non lo so a cosa fa riferimento“.
Su questo e su altre dichiarazioni del Ministro della Cultura cala il sipario su una delle pagine più nere, imbarazzanti e allo stesso tempo fuori dal tempo della politica italiana di questi ultimissimi anni. Gennaro Sangiuliano fa quasi tenerezza, ma allo stesso tempo fa anche parecchio infastidire perché ha tenuto banco una storia che poco aveva a che vedere con la politica e con le sue funzioni da ministro. Le opposizioni, qualcuno anche all’interno della coalizione, crede che le dimissioni possano essere il modo più giusto per mettere l’epilogo a una situazione paradossale.