Gudmundsson torna in Islanda e rimanda ancora una volta l’esordio con la Fiorentina, il motivo della partenza è da ricondurre al processo che si svolgerà e concluderà nei prossimi giorni dopo le accuse ai danni dell’attaccante di violenza sessuale.

Fiorentina, Gudmundsson torna in Islanda: il motivo della partenza

Albert Gudmundsson è partito in direzione Islanda e il motivo riguarda il processo a cui prenderà parte per le accuse di violenza sessuale rimandando, così, ancora una volta l’esordio con la maglia della Fiorentina.

Si prevedono, dunque, giornate intense per l’attaccante islandese che è chiamato a difendersi a processo e chiudere definitivamente il capitolo dopo le accuse mossegli da una ragazza per violenze sessuali.

Un caso che lo ha coinvolto per tutta la stagione 2023/24 e che si è trascinato di mese in mese fino ad oggi, quando il giocatore è partito in direzione Islanda per presenziare personalmente dopo il rinvio a giudizio.

Inizialmente, infatti, il processo era stato archiviato con la sua assoluzione, ma l’accusatrice ha riaperto il caso presentando un ricorso, tramite una richiesta che è stata poi accolta, e che seguirà un processo nei prossimi giorni.

Proprio alla sua presentazione Gudmundsson aveva espresso un parere sull’accaduto riconfermando la sua posizione di innocenza davanti ai fotografi e ai giornalisti e sottolineando la sua fiducia riguardo il decorso del processo verso la verità:

“Sono fiducioso nella giustizia: so di essere innocente e ho buoni elementi per provarlo”.

I fatti in questione sarebbero accaduti la scorsa estate, nel 2023, quando il giocatore sarebbe tornato in Islanda e avrebbe conosciuto questa ragazza in un locale. I due avrebbero passato la serata insieme ma arrivati ad un certo momento di intimità il calciatore avrebbe insistito condizionando la ragazza a scelte contro il suo consenso che avrebbe portato alle accuse di “cattiva condotta sessuale”.

Quando rientra e quando esordirà con la maglia viola

Proprio a riguardo la Fiorentina si sarebbe tutelata e che avrebbe imposto una clausola apposita durante la trattativa per portare l’attaccante in maglia viola: la formula scelta, infatti, sarebbe quella del prestito con solo diritto di riscatto che diventerebbe obbligo solo e soltanto a determinate condizioni. Di seguito il comunicato ufficiale diramato sul proprio sito:

“ACF Fiorentina comunica di aver acquisito, a titolo di prestito oneroso con diritto di opzione, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Albert Gudmundsson dal Genoa CFC”.

Tale scenario, dunque, avverrebbe soltanto in caso di esito positivo per il processo e per una verificata buona condotta del giocatore così da poter spingere la dirigenza toscana a puntare definitivamente su di lui e riscattarlo dalla società rossoblu.

In caso contrario il prestito si concluderà al termine della stagione e comporterà un ritorno a Genova per l’islandese che, però, dovrà vedersela anche con le autorità nazionali e assecondare la pena eventualmente inflittagli.

Intanto l’attaccante scalpita con Raffaele Palladino per un posto da titolare, cosciente di dover prima chiudere questo capitolo. Difficile che l’islandese prenda parte allo scontro diretto con l’Atalanta del prossimo 15 settembre anche se la speranza è che possa entrare definitivamente in rosa tra la partita contro la Lazio del 22 settembre e quella contro l’Empoli del 29.

A rallentare il suo inserimento la volontà della società viola di scoprire il verdetto del processo per poi procedere di conseguenza a quanto emesso, una scelta che sta pesando al tecnico ma che è in perfetta linea con le necessità della dirigenza.

Contro i nerazzurri, inoltre, è probabile che l’attaccante sia fisicamente alle prese con il processo e che non torni prima della data predisposta per il match del rientro dalla pausa Nazionali che ha fermato momentaneamente il campionato.