Un nuovo disegno di legge scuote la Georgia e la allontana dal futuro europeo. Il Parlamento potrebbe approvare nel prossimo mese una serie di norme che metterebbero al bando la propaganda LGBTQ cercando di emulare la Russia di Putin. Il provvedimento è stato contestato ma nonostante tutto rischia di diventare legge nei prossimi giorni.
L’emendamento probabilmente più discusso è quello che vede l’annullamento di ogni matrimonio di persone dello stesso sesso. Ci saranno ripercussioni anche sull’istruzione pubblica: è previsto infatti un cambio radicale negli insegnamenti scolastici e l’introduzione de ‘La Giornata della sacralità della famiglia e del rispetto dei genitori‘. Previste multe salate per chiunque farà ‘propaganda Lgbtq‘.
Cos’è il divieto di propaganda LGBTQ che potrebbe essere approvato in Georgia?
Il Parlamento di Tbilisi ha adottato in seconda lettura un pacchetto di leggi che porterà al divieto della propaganda Lgbt. Si tratta della seconda norma che pone la Georgia in contrasto con Ue e Usa dopo la legge sulle influenze russe approvata la scorsa primavera che prevede sanzioni contro media e ong finanziate per il 20% da potenze straniere. L’obiettivo principale del progetto è ‘chiarire le questioni relative a matrimonio, all’adozione di minori e alla loro tutela. Saranno previste inoltre importanti limitazioni per il cambio di genere all’interno del Paese. In caso di violazione di questo decreto i responsabili saranno punibili con una pena fino a quattro anni di detenzione.
Le multe per la propaganda LGBTQ nelle scuole
La stretta del governo georgiano colpirà soprattutto le scuole. Per la “propaganda Lgbtq” negli istituti scolastici i responsabili – intesi come persone fisiche – saranno multati per il corrispettivo di circa 532 dollari, le persone giuridiche per oltre 1400 dollari. Non sarà inoltre più consentito media sarà vietato trasmettere scene intime omosessuali o pubblicità con all’interno contenuti simili. Saranno vietati poi gli incontri pubblici e le manifestazioni a tema Lgbtq.
Il disegno di legge ha già passato le prime due letture del Parlamento e manca un ultimo step per trasformarla in una norma effettiva. Il prossimo 26 ottobre lo Stato caucasico andrà al voto per le elezioni generali. Al momento al governo c’è il partito ‘Sogno Georgiano‘, un movimento conservatore accusato di avere simpatie pro Russia e di voler allontanare Tbilisi da Bruxelles per avvicinarla a Mosca. Tra febbraio e giugno di quest’anno il governo ha dovuto affrontare la rabbia popolare per l’approvazione della legge russa sulle influenze.