A pochi giorni dall’addio alla Juventus Szczesny torna a parlare della separazione del motivo che ha portato ad una tale decisione, condivisa da entrambe le parti e che ha portato ad una risoluzione consensuale del contratto.
Addio di Szczesny alla Juventus: il motivo della separazione
Svelato il motivo della separazione tra Szczesny e la Juventus, un addio che ha fatto discutere in questa finestra di mercato poiché inatteso da più fronti e, come precisa lo stesso portiere, inizialmente anche da lui stesso.
Il polacco, infatti, non aveva avuto alcuna avvisaglia e aveva considerato fino alla fine la possibilità di chiudere con dignità la sua carriera il prossimo anno: una tematica che avrebbe poi affrontato con la dovuta calma con la società.
All’inizio della passata stagione, però, quando è arrivato Cristiano Giuntoli gli è stato proposto un rinnovo di contratto che ha spiazzato il portiere e che lo ha spinto a esporre i suoi piani riguardo i prossimi mesi in bianconero come ha riferito in un’intervista al canale Youtube di Luca Toselli:
“Non mi aspettavo di trovarmi fuori dal progetto, non l’avrei mai immaginato. Ho parlato molto sinceramente con Giuntoli all’inizio della scorsa stagione, quando dovevamo discutere del rinnovo. Ci siamo seduti in una stanza per tre minuti e gli ho detto che alla fine della stagione 24/25 mi sarei ritirato”.
Con l’addio certo di Szczesny, dunque, il Direttore Tecnico ha virato con decisione su Di Gregorio per portare il portiere a Torino e permettere una transizione lenta e graduale in vista della stagione successiva. Piano che poi è cambiato ulteriormente quando la Juventus ha comunicato la necessità di risolvere consensualmente il contratto con il polacco:
“Poi ho iniziato a leggere sui giornali le notizie che parlavano della trattativa tra il club e Di Gregorio. Stimo Di Gregorio. Potevo immaginare uno scenario in cui Perin voleva andare via e lui era il secondo. Dopo la fine della stagione scorsa ero convinto di restare, sentivo le notizie della trattativa con l’ex Monza ma non mi aspettavo di restare fuori dal progetto. Quando l’affare si è chiuso allora abbiamo discusso della risoluzione: è stata una scelta della società, non la condivido ma l’accetto“.
Il rimpianto per il portiere polacco
Szczesny infine conclude con alcune rivelazioni circa la volontà di rimanere e di voler proseguire almeno per un altro anno in bianconero, un rimpianto che lo anima ma anche uno scenario che il polacco ha accettato:
“Queste sette stagioni sono state una sfida personale non semplice. Quando ti capita l’avventura della vita e fai così bene è una sensazione bellissima. Avrei voluto aiutare la squadra anche quest’anno, ma questo non dipende da me”.
Quel che è certo è che il portiere, per sua stessa ammissione nell’intervista, non avrebbe proseguito la sua carriera come confermato anche alla Juventus la scorsa stagione. Una decisione presa nell’ottica di una chiusura dell’esperienza in bianconero e della fine di certi stimoli per lo stesso polacco che avrebbero soltanto inciso negativamente qualora avesse deciso di proseguire o di cambiare squadra:
“Avrei voluto fare un altro anno in bianconero perché sentivo di poter dare ancora tanto. Ma dopo la Juventus non ero pronto per altre sfide. Anche se non sono d’accordo con la scelta del club non ho alcun rammarico verso Giuntoli. Rispetto la società, anche loro sono stati rispettosi nei miei confronti durante l’estate. Resterò un tifoso della Juve”.
Szczesny, dunque, chiude l’intervista con parole d’affetto nei confronti di tutta la società e dei loro interpreti: dalla squadra alla dirigenza, nessuno escluso, precisando di non avere alcun sentimento negativo nei confronti di Giuntoli per la scelta fatta e dimostrando ancora una volta attaccamento alla maglia bianconera.