Negli Stati Uniti lo definirebbero il ‘rimpasto di mid-term’, perché al traguardo di metà legislatura – il 22 ottobre il Governo Meloni compirà due anni – la Presidente del Consiglio, potrebbe essere costretta a mettere mano al suo esecutivo e cambiare più di una pedina.

Oltre alla necessità di ‘occupare la poltrona lasciata vacante dal trasferimento a Bruxelles del Ministro della Coesione, Raffaele Fitto, infatti, gli eventi degli ultimi giorni e delle ultime settimane potrebbero rendere necessario un cambio di guardia anche in altri ruoli chiave della squadra di Governo. Un rimpasto che Giorgia Meloni vorrebbe in tutti i modi di scongiurare dati i rapporti tesi all’interno della sua maggioranza, con i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini in disaccordo praticamente su tutto.

Ma vediamo chi sono in ministri a rischio e perché.

Rimpasto, ecco chi sono i ministri che rischiano la poltrona

Voci di corridoio darebbero per traballanti, oltre alla poltrona del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al centro del Caso Boccia, anche quella del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e quello della ministra della Cultura, Daniela Santanchè.

La posizione del titolare della Cultura – ‘blindata’ fino a pochi giorni fa – con il passare delle ore sta diventando sempre più precaria. Indiscrezioni darebbero Meloni molto irritata dallo ‘scivolone’ a metà tra il gossip e l’istituzionale dell’ex direttore del Tg2 sulla presunta nomina di Maria Rosaria Boccia.

Ieri – martedì 3 settembre – in un incontro a Palazzo Chigi il Ministro ha rassicurato la Premier sulla regolarità del suo operato, incassando per il momento la sua ‘fiducia’, ma tutto dipenderà da cosa emergerà nelle prossime ore. La macchina del toto-nomi, intanto, si è già messa in moto e nelle scorse ore è cominciata a circolare l’ipotesi del giornalista televisivo Alessandro Giuli.

A parte le dichiarazioni di circostanza, non sono arrivate particolari attestazioni di vicinanza da parte del Governo, anzi, questa mattina il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha dichiarato:

“Certamente un invito alla cautela quando si occupano posti di grande responsabilità ma non è affatto una critica, vediamo come andrà”.

Anche Santanchè e Lollobrigida in bilico, ecco perchè

Traballa anche la poltrona della ministra del Turismo, Daniela Santanchè a causa delle inchieste giudiziarie che la vedono coinvolta. Nei mesi scorsi l’opposizione ha più volte chiesto le sue dimissioni che, però, non sono mai arrivate. La premier potrebbe optare per un avvicendamento.

Non dorme sonni tranquilli neanche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, fresco di separazione da Arianna Meloni, e alle prese con la grana della peste suina che si sta diffondendo a macchia d’olio negli allevamenti italiani.

Il trasferimento di Raffaele Fitto a Bruxelles, infine, ha reso necessario un cambio di guardia al Ministero della Coesione. Fino a pochi giorni fa l’ipotesi più accreditata era quello dello spacchettamento delle deleghe e la loro ridistribuzione all’interno dell’esecutivo.

Tanti i temi sul tavolo della Premier che nelle prossime ore dovrà decidere come procedere e che indirizzo dare alla seconda parte della legislatura.