La giornata più difficile. E dura. Atroce per l’Ucraina colpita ancora una volta al cuore. E ancora una volta fa male, forse più di tante altre volte. L’attacco missilistico russo su Poltava dove sono morte 47 persone e ferite oltre 200 ha scosso l’intera nazione, l’Europa e gran parte del mondo. “La feccia russa pagherà”, urla con orgoglio un furente Zelensky che, dopo aver toccato e “invaso” il territorio russo adesso deve fare i conti con i suoi uomini più fidati, dai quali si sente quasi tradito.

Sono stati anticipati tutti o quasi gli attacchi di questi ultimi tempi, ma questo a Poltava è stato improvviso, sanguinoso e micidiale. Ha fatto davvero male. Talmente tanto che il presidente dell’Ucraina ha puntato il dito su tante persone, ritenendole responsabili.

A tal punto che, da più parti nelle ultime ore, si è sparsa la voce fino a diventare ufficiale che nelle prossime ore cadranno tanti pezzi da novanta. Anzi, per la verità hanno iniziato a cadere, parti di governo, ministri e funzionari pubblici che hanno cariche importanti dal punto di vista strategico militare e anche politico.

Ucraina, il governo perde pezzi importanti e Zelensky annuncia un maxi ricambio: fuori anche Kuleba

Il primo a farne le spese è il numero due dell’Ufficio anticorruzione, Gizo Uglava che, dopo essere stato sospeso da maggio, ora è definitivamente stato licenziato e rimosso. Appena dopo di lui altri tre ministri si sono dimessi dal loro incarico. E a fare da contorno a tutte queste cadute improvvise e decise di slancio è il portavoce del partito del presidente dell’Ucraina che annuncia e ufficializza ancora una volta che Volodymyr Zelensky nelle prossime ore farà un “ricambio di oltre il 50%” del governo.

Secondo quanto comunicato dal Parlamento di Kiev, i tre esponenti di governo che hanno lasciato all’istante il loro incarico sono il ministro responsabile della supervisione della produzione di armi durante la guerra, Oleksandr Kamyshin, che era in carica dal marzo 2023, ma si è dimesso anche consigliere del presidente, il ministro della Giustizia Denys Maliuska e il ministro dell’Ambiente, Ruslan Strilets. Decisioni irrevocabili e sembrerebbero in netto contrasto con la linea che sta portando avanti Zelensky.

C’è da chiedersi cosa stia davvero accadendo in Ucraina se la guerra, oltre che essere alla Russia, sia anche interna allo stesso governo. E non è sicuramente un bel segnale da diffondere al mondo e soprattutto alla Russia che, naturalmente, cercherà di approfittare di questa situazione caotica che si sta verificando in Ucraina.

L’elenco definitivo sarà determinato nella riunione del 4 settembre. Vi preghiamo di seguire solo le notizie ufficiali”, ha aggiunto il portavoce David Arakhamia. Una giornata terribile dal punto di vista militare e, a quanto pare, anche dal punto di vista politico.

A quanto apprende il quotidiano ucraino Ukrainska Pravda, che riferisce di fonti governative, il critico e quanto mai imprevisto maxi-rimpasto governativo potrebbe coinvolgere anche una delle figure più rappresentative e in vista della guerra che coinvolge l’Ucraina da oltre due anni, ovvero il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, che, a quanto pare, potrebbe essere sostituito dal vice ministro degli Esteri Andrei Sibiga.