Nel 2025 sono previste importanti novità per l’Assegno Unico e Universale, e forse anche un leggero aumento del beneficio economico per i figli. Ma allora, perché c’è agitazione? Per via delle modifiche che potrebbero essere apportate ai requisiti di accesso. Per consentire al governo italiano una maggiore disponibilità delle risorse del fondo, si ipotizza un possibile taglio nella platea dei beneficiari. Vediamo insieme di cosa si tratta esattamente e di quanto sarà l’aumento per il 2025.

Assegno Unico e Universale: novità 2025

Tagli in vista? Cosa ci aspetta per il 2025? Una delle misure più apprezzate dalle famiglie potrebbe essere modificata, riducendo la platea degli aventi diritto. In vista della Manovra 2025, sembra infatti che questo sostegno economico verrà rimodulato, concentrandosi sulle famiglie più fragili e tagliando fuori quelle benestanti.

Il governo Meloni dovrà trovare un equilibrio sui sussidi per le famiglie italiane, contrastando le pressioni provenienti dall’Unione Europea. La posta in gioco è l’abolizione del contributo per i figli destinato alle famiglie con un ISEE elevato o con una situazione economica stabile.

Ma cosa si nasconde dietro le modifiche all’Assegno Unico e Universale? Secondo numerosi esperti, il governo sta preparando la Manovra 2025, un pacchetto di strategie e investimenti che include anche gli aiuti alle famiglie e le novità per l’Assegno Unico e Universale.

Il punto critico potrebbe riguardare la platea dei beneficiari dell’Assegno Unico, si prevede un taglio netto del beneficio per i redditi elevati, con ISEE superiore a 45.000 euro, a favore delle famiglie in difficoltà economica.

Ci si chiede, però, se un ridimensionamento dei requisiti per l’accesso al contributo per i figli possa essere sufficiente a garantire le nuove priorità di bilancio, tra cui la necessità di rispondere alle richieste dell’Unione Europea di ridurre il deficit pubblico.

È chiaro che esiste un forte rischio che le famiglie più numerose, o con figli disabili, possano trovarsi in difficoltà se i fondi destinati a loro verranno ridotti.

Perché il governo vuole modificare l’Assegno Unico?

È importante capire se e quando il governo italiano intenda considerare la possibilità di modificare l’assegno unico e universale, una misura che, fino ad ora, ha rappresentato un pilastro economico per molte famiglie.

D’altra parte, è noto che, in tema di conti pubblici, la parola d’ordine è cautela. Una delle ragioni principali che potrebbe spingere a rivalutare l’Assegno Unico e Universale è la pressione sui conti pubblici e il notevole costo della misura, cresciuto significativamente negli ultimi anni fino a raggiungere i 20 miliardi di euro annui.

Per questo, la posizione dell’Esecutivo potrebbe cambiare, rimodulando l’obiettivo dell’Assegno Unico, una misura nata per sostenere le famiglie italiane e incentivare l’aumento della natalità.

È anche vero che negli ultimi giorni diversi esponenti della maggioranza italiana hanno confermato che l’Assegno Unico e Universale non sarà oggetto di modifiche per il 2025. Pertanto, non dovrebbero essere introdotti cambiamenti per i beneficiari con redditi elevati, che oggi percepiscono un contributo minimo di 57 euro per ogni figlio, per un totale complessivo di circa 600 euro annui.

Di quanto aumenterà l’Assegno Unico e Universale nel 2025?

A prescindere dalle possibili modifiche all’Assegno Unico e Universale, è importante considerare che l’importo del beneficio economico per i figli sarà comunque soggetto a rivalutazione nel 2025. Pertanto, i percettori del contributo riceveranno un leggero aumento dell’importo grazie all’adeguamento all’inflazione.

In base alle recenti stime, nel 2024 l’indice dell’inflazione sarà dell’1,6%, e questo tasso sarà applicato sia all’importo dell’assegno sia alle soglie ISEE.

L’indice influenzerà il limite ISEE per ottenere l’importo massimo dell’assegno, che salirà da 17.090,61 euro a 17.364,05 euro, con un aumento di circa 273 euro.

Analogamente, la soglia minima per ottenere il contributo passerà da 45.574,96 euro a 46.304,15 euro, con un aumento complessivo di circa 730 euro rispetto ai limiti attuali.

Gli aumenti coinvolgeranno anche le maggiorazioni dirette alle famiglie con figli sotto l’anno di età, o con tre o più figli, che anche per il 2025 percepiranno un aumento del 50% applicato all’importo base.

In sintesi, le variazioni dell’importo dell’Assegno per i figli successivi al secondo includeranno varie casistiche, tra cui:

CasisticaImporto Minimo (€)Importo Massimo (€)
Figlio successivo al secondo17,1097,53
Entrambi i genitori percepiscono reddito34,6597,53
Mamme sotto i 21 anni23,1697,53
Figli disabili (varia in base al grado di disabilità)98,45121,07