A un mese dalle elezioni presidenziali in Venezuela, la situazione rimane tesa. Edmundo Gonzalez Urrutia, il candidato dell’opposizione che reclama la vittoria del voto del 28 luglio, ora affronta il rischio di carcere. La giustizia venezuelana ha emesso un mandato d’arresto contro Gonzalez lunedì 2 settembre.

Venezuela, mandato d’arresto per Edmundo Gonzalez Urrutia

La procura venezuelana ha emesso un mandato di cattura contro Edmundo Gonzalez Urrutia, scelto come candidato presidente dell’opposizione dopo l’esclusione di Maria Corina Machado, leader anti-Maduro. Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha vinto le elezioni per la terza volta consecutiva. La vittoria del leader è però stata fortemente contestata, poiché i verbali ufficiali non sono stati pubblicati. Tuttavia, il Consiglio elettorale ha convalidato i risultati elettorali lo scorso 22 agosto. L’opposizione sostiene che Gonzalez abbia ottenuto il 67 per cento dei voti.

All’inizio di agosto, la procura venezuelana ha avviato un’inchiesta contro Gonzalez e Machado con l’accusa di “usurpazione di funzioni, diffusione di informazioni false, incitamento alla disobbedienza alle leggi, incitamento all’insurrezione e associazione a delinquere”. Gonzalez non si è presentato a nessuna delle tre udienze in tribunale. Tre giorni dopo l’ultima udienza, il 2 settembre, un giudice specializzato in materia di terrorismo ha emesso un mandato d’arresto contro di lui per “reati gravi”.

Machado nei guai

Anche la leader dell’opposizione, Maria Corina Machado, è nel mirino della procura. Il procuratore generale aveva avvertito che Machado rischiasse l’arresto per “essere l’artefice intellettuale delle morti provocate durante le manifestazioni”.

Negli ultimi tempi, Machado ha ridotto drasticamente le sue apparizioni pubbliche, aumentando però la sua influenza sui social media. La sua forte presenza online ha contribuito a mobilitare la grande comunità venezuelana all’estero.

Machado ha criticato la decisione della procura in un post su X:

Hanno perso ogni nozione della realtà. Minacciando il Presidente eletto riescono solo ad unirci di più e ad aumentare il sostegno dei venezuelani e del mondo a Edmundo González.

La reazione di Gonzalez

Dopo la decisione del giudice, Gonzalez è rimasto in silenzio. Nel suo ultimo post sui social media, aveva chiesto il rilascio immediato di 28 adolescenti arrestati durante le proteste contro l’amministrazione Maduro. Durante le manifestazioni, le autorità avevano arrestato 86 bambini e adolescenti. L’ex diplomatico non ha ancora commentato il mandato d’arresto emesso dalla procura.