Nelle prime due uscite stagionali, la Juventus aveva ben abituato i suoi tifosi, ma ieri sera contro la Roma la squadra di Thiago Motta non è riuscita ad imporsi come molti si aspettavano. I giallorossi hanno messo in seria difficoltà i bianconeri che, anche per bravura dell’avversario e considerando che era il primo big match dell’anno, all’Allianz Stadium sono sembrati piuttosto scarichi. I nuovi arrivati sono tanti, e servirà sicuramente tempo per trovare la giusta alchimia, ma Motta intende ripartire dalla solidità difensiva mostrata in queste prime tre partite. Per quanto fatto finora, e nonostante lo 0 a 0 maturato contro la squadra di De Rossi, la Juventus è davvero l’unica anti-Inter per lo scudetto? Per rispondere a questa domanda, commentare il big match contro la Roma e analizzare l’avvio di campionato, Nicola Amoruso, ex attaccante che ha vestito anche la maglia bianconera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La Juventus è l’unica anti-Inter? Amoruso a Tag24

D: Il 3 a 0 contro il Como e poi quello contro il Verona avevano entusiasmato, tanto è vero che i tifosi della Juventus si aspettavano una prestazione diversa contro la Roma. Cosa non ha funzionato?

R: Credo che lo 0 a 0 di ieri sera e la prestazione della Juventus dipenda soprattutto dal fatto che di fronte hanno trovato una squadra che si è difesa molto bene, come la Roma. I giallorossi si sono chiusi e i bianconeri si sono mossi di conseguenza. Non è stata certo una partita giocata a viso aperto, ma piuttosto una gara molto tattica. Entrambe le squadre aspettavano l’errore dell’avversario, che gli avrebbe poi concesso di colpire, ma l’errore non è arrivato. Ho visto davvero pochi spazi e poche possibilità offensive e quindi il risultato è venuto da sé.

D: Nonostante il risultato di ieri però, queste prime tre partite certificano che la Juventus è l’unica anti-Inter per lo scudetto?

R: Credo che sia davvero troppo presto per dirlo e sinceramente io inserirei in corsa anche il Napoli. Siamo solo all’inizio e dare un giudizio mi sembra affrettato. È chiaro che l’Inter ha in più, rispetto a tutti gli altri, la grandissima capacità di giocare bene e di fare il risultato. La squadra si conosce a memoria e Inzaghi può ormai contare su dei meccanismi che sono perfettamente oliati. Questo fa sì che i nerazzurri siano la squadra da battere, ma il campionato è appena cominciato e può succedere davvero di tutto.

Le prime impressioni sui singoli

D: Intanto però Thiago Motta ha dato una grossa dimostrazione rispetto a quello che è il suo valore. Quali sono le tue prime impressioni?

R: Direi che l’approccio è stato più che positivo. Mi sembra che Thiago Motta abbia le idee molto chiare e credo che la squadra, visti anche gli ultimi colpi, abbia bisogno di un pochino di tempo per poter lavorare serenamente. Detto questo però, ribadisco che le idee ci sono e tra l’altro l’allenatore ha anche il coraggio di lanciare i giovani e questo dimostra che non ha alcun timore di subire le pressioni dell’ambiente. La squadra lo segue e questo è fondamentale.

D: Hai fatto riferimento agli ultimi colpi arrivati dal mercato, ma ti sembra una squadra ben costruita?

R: Si è cambiato tanto, ma sono arrivati tutti giocatori funzionali al progetto di Thiago Motta. Non possiamo che fare i complimenti a Giuntoli. Il direttore sportivo ha lavorato tra lo scetticismo di qualche tifoso, ma vi assicuro che ha grandissime qualità. Non avevo dubbi che sarebbe stato il vero fuoriclasse di questo club. Credo che abbia deciso di puntare sull’allenatore giusto, e gli va fatto un grandissimo applauso perché sta lavorando davvero molto bene.

Attacco e difesa

D: Visto quello che è stato il tuo ruolo, cosa ti aspetti da Vlahovic? Può competere con Lautaro Martinez per il titolo di capocannoniere?

R: Assolutamente sì, credo che ci possa stare, anche perché nelle prime tre partite ha fatto più tiri di quanto non avesse fatto in una stagione intera lo scorso anno. È evidente che è in una condizione diversa rispetto ai campionati passati e penso che possa essere l’anno giusto per consacrarsi in maniera definitiva. Mi aspetto che lui possa esprimere al massimo quelle che sono le sue qualità.

D: Intanto in tre partite, la Juventus non ha subito neanche un gol, segno che ha già trovato la giusta solidità difensiva?

R: Come sempre le grandi vittorie partono da una grande difesa. Non mi meraviglia il fatto che la retroguardia bianconera abbia da subito tenuto botta e che abbia già mostrato meccanismi ben oliati. Questo è fondamentale perché dà sicurezza a tutta la squadra.