Chi crede che nella battaglia per la riforma della cittadinanza Forza Italia andrà fino in fondo? A questo club, non si iscrive Luigi Marattin, responsabile economia di Italia Viva. L’esponente del partito di Matteo Renzi, intercettato da Tag24.it, ha sottolineato, anzi, che “Forza Italia continua ad essere il junior partner di sovranisti e populisti”.

Ius scholae, Occhi su Forza Italia: Marattin non crede nella sua riforma

Da quando, alle Olimpiadi di Parigi, l’Italvolley ha vinto l’oro, Forza Italia è tornata a mettere al centro del dibattito pubblico l’opportunità di riformare la legge sulla cittadinanza. Ad oggi, in Italia, vige lo ius sangunis. Antonio Tajani, invece, complice anche una volontà esternata dalla famiglia Berlusconi di battersi maggiormente per i diritti civili, ha rilanciato lo ius scholae, un modo per riconoscere italiani al cento per cento chi nasce nel nostro Paese da genitori stranieri in maniera più veloce. Sta di fatto che ora il partito azzurro è atteso alla prova dei fatti. Davvero spingerà per la nuova legge? Luigi Marattin, ai microfoni di Tag24.it, si è mostrato scettico:

“Ad oggi registriamo solo dichiarazioni. Forza Italia continua a essere il junior partner di polulisti e sovranisti”

E alla domanda se un domani il partito di Tajani possa staccarsi da Fratelli d’Italia e Lega per convergere al centro, Marattin (che è un terzopolista convinto) l’ha messa così:

“Per costruire qualcosa al centro, bisognerebbe che Forza Italia trovasse qualcosa in costruzione…”

I nodi economici: “Servono 18 miliardi solo per non aumentare le tasse”

Ma tant’è: per ora, Marattin vede solamente guai per Forza Italia e il resto della maggioranza che sostiene il Governo Meloni. Questo soprattutto dal punto di vista dell’economia:

“Entro il 20 settembre, il Governo deve licenziare un Piano strutturale di bilancio, come prevede la riforma del Patto di Stabilità europeo. Non è una cosa da nulla perché ingessa il Paese per cinque anni, a meno che non ci sia un cambio di Governo”

Saranno tutt’altro che rose e fiori, secondo il verbo marattiniano

“Dal Piano strutturale di bilancio poi discenderà la manovra. Ma in questo caso, il Governo deve trovare 18 miliardi solo per non aumentare le tasse…”