Il tunnel del Monte Bianco rimarrà chiuso per tre mesi a causa di lavori di ristrutturazione, interrompendo temporaneamente una delle principali vie di collegamento alpino tra i due Paesi.

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Il tunnel del Monte Bianco chiude per lavori a partire dalle 17 di oggi, lunedì 2 settembre 2024, e rimarrà inaccessibile al traffico per oltre tre mesi, almeno fino al 16 dicembre.

La galleria, lunga 11,6 chilometri, è sottoposta a un piano di manutenzione e ristrutturazione che si estenderà per 18 anni, con chiusure annuali pianificate. Questa situazione comporterà significativi disagi per cittadini, imprese e autotrasportatori, aggravati dalla persistente chiusura della linea ferroviaria Torino-Lione e dal sovraccarico del Frejus.

Già nella primavera scorsa si erano verificate chiusure notturne, ma ora è previsto un cantiere-test di risanamento della volta su due segmenti di 300 metri ciascuno, avviato in un periodo considerato meno impattante per il turismo. Secondo il gestore della galleria, il Tmb-Geie, questi interventi test previsti per il 2024 e il 2025 permetteranno di determinare la metodologia operativa migliore per il prosieguo dei lavori, con un investimento complessivo di 50 milioni di euro.

I trasporti in Piemonte e Valle d’Aosta subiranno però gravi conseguenze, anche a causa della continua chiusura della ferrovia Torino-Lione, interrotta da una frana e il cui ritorno in servizio, inizialmente previsto per l’autunno, è stato rinviato alla primavera del 2025. Inoltre, l’autostrada ferroviaria alpina (Afa), che consente di trasportare 150 camion al giorno sui treni, è ferma da oltre un anno.

Per quanto riguarda l’itinerario alternativo, l’autostrada del Frejus, che collega Bardonecchia a Modane in Francia, vede già un transito annuale di circa 700-800 mila camion (oltre 2.000 al giorno) e più di un milione tra auto e moto. Inoltre, l’apertura della seconda canna autostradale del Frejus è stata posticipata per motivi di collaudo. Questa infrastruttura è considerata “indispensabile per rispondere alle esigenze della comunità valdostana e a tutta la comunità italiana che vede nei passaggi commerciali e turistici sotto il Monte Bianco un punto cruciale del rapporto tra Italia e Francia”, come sottolineato dal presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, in un videomessaggio.

Il presidente della Federazione degli autotrasportatori di Torino, Enzo Pompilio d’Alicandro, ha commentato: “È passato un anno, ma sembra ieri. Nonostante i proclami e gli annunci, in 12 mesi non è cambiato nulla per le infrastrutture piemontesi.”