Grande vuoto nel mondo degli stuntman. Queste figure spesso passano inosservate, ma sono dei veri e propri atleti, degli “eroi senza volto” nel mondo del cinema. Chi è Giorgio Antonini? E’ morto proprio lui, uno di questi “spericolati” professionisti del cinema.

Chi è Giorgio Antonini?

Parliamo di un figlio d’arte, un grande atleta che ha regalato al pubblico momenti e scene mozzafiato, a partire dalle performance come controfigura del grande personaggio di Indiana Jones. Una morte che colpisce veramente il settore: un’anima che se ne va, tra omaggi e stima di amici e colleghi.

Giorgio Antonini, la causa della morte

Giorgio Antonini ha combattuto a lungo contro una malattia molto grave e, purtroppo non è riuscito a sopravvivere.

Giorgio Antonini, età

Un male che l’ha portato via decisamente troppo presto. Giorgio Antonini aveva solo 59 anni quando è venuto a mancare.

Moglie e figli

Nonostante la fama nel suo ambiente, Giorgio Antonini ha sempre mantenuto la sua vita privata lontana dalle scene e dal pubblico. Proprio per questo, non si conoscono molti dettagli su una moglie o dei figli.

Il padre: l’attore Artemio Antonini

Giorgio respirava cinema sin da bambino. Suo padre, Artemio Antonini, era stato un attore e caratterista negli anni ’70.

Oremus, alleluia e così sia (1972),

Il mio nome è Mallory “m” come morte (1971),

New York chiama Superdrago (1967),

Tre supermen a Tokio (1967),

Una colt in pugno col diavolo (1967).

Il lavoro da controfigura e i film di successo

I suoi lavori lo vedono spiccare tra alcuni dei film più famosi di Hollywood. Tra i più celebri c’è quello nei panni di Indiana Jones. Nell’ultimo capitolo della saga, Indiana Jones e il quadrante del destino, ha dato vita alle scene più pericolose in cui vediamo il nostro protagonista.

Ha partecipato anche a No Time to Die, ultimo film della saga di James Bond con Daniel Craig, e c’è stato anche in Avengers – Age of Ultron, uno dei più famosi della Marvel.

E a proposito di Indiana Jones, ecco un’interessante curiosità sul film “Il quadrante del destino”.