Decine di giovani suicidatisi per la salvezza della propria anima. In Iraq cresce la preoccupazione per la setta islamica Allahiyah che nel corso degli ultimi quattro anni ha spinto al suicidio di tantissimi giovani. Nata presumibilmente nel 2020 nella città irachena di Bassora, il gruppo religioso fa leva sulla disperazione delle persone e conta oltre 2500 seguaci in tutto il Paese.
Le autorità di Bagdad hanno iniziato a reprimere la setta dicendo che gli insegnamenti che diffonde vanno contro la costituzione irachena. Il gruppo di professione sciita ed alawita venera la figura di Ali, cugino di Maometto.
Cos’è la setta Allahiyah che ha portato al suicidio di decine di giovani in Iraq
L’estremismo religioso preoccupa ancora in Iraq. Questa volta non sono i miliziani sunniti di Al Qaeda o dello Stato islamico ad allertare il governo di Bagdad bensì un piccolo gruppo sciita ed alawita. Allahiyah è una setta sciita che attrae giovani e li porta a togliersi la vita per la salvezza della propria anima. Il gruppo è noto anche come “Qurban” (sacrificio) e mette in atto pratiche non convenzionali di preghiera.
Si ritiene che sia nato nel 2020 nella città di Bassora e che i suoi seguaci seguano le parole di una ‘guida spirituale’. Ad oggi non si conosce ancora l’identità del santone che tiene le redini della setta ma le autorità pensino si tratti di Abdul Ali Munim al-Hasani, un clerico originario di Mashaad.
Il movimento trae spunto dalle dottrine degli alawiti. La differenza fondamentale con il sottogruppo sciita è che Allahiyah pratica il suicidio, seguendo il sistema dell’estrazione. La setta non ha buoni legami con gli sciiti anzi li accusa di aver distorto il messaggio che l’Imam Ali – cugino di Maometto – ha dato ai fedeli.
Come opera la setta?
Si conosce poco dei metodi con i quali la setta attrae i giovani. Allahiyah si è fatto notare per diversi video in cui i fedeli ballavano sulla musica elettronica ad altissimo volume scandendo slogan che inneggiavano ad Ali, alla redenzione e alla vita ultraterrena. I futuri adepti devono aderire alla setta, farsi scegliere per partecipare ad sorteggio e infine suicidarsi per incontrare l’Imam Ali.
Tra Bassora e Dhi Qar si sono verificati i primi suicidi. Ad oggi sembra che venticinque membri si siano tolti la vita in nome di Ali. Recentemente uno dei membri di Allahiyah è stato arrestato con l’accusa di omicidio di due famigliari e quattro giovani adepti sono stati trovati impiccati.
Perché i giovani aderiscono ad Allahiyah
Dopo la caduta di Saddam Hussein nel 2003, l’Iraq è sprofondato nell’instabilità per tanti anni. Nonostante i diversi tentativi di riportare la normalità nel Paese, la corruzione e la stagnazione economica hanno continuato ad essere presenti giocando un ruolo fondamentale nella vita delle persone. A questo bisogna aggiungere che L’Iraq ha una delle popolazioni più giovani al mondo: circa il 60% ha meno di 25 anni. La maggior parte dei giovani iracheni non ha avuto possibilità di istruirsi, è cresciuta vedendo i propri cari morire in diversi conflitti e vive in condizioni nemmeno lontanamente definibili dignitose.
La setta fa leva su povertà, analfabetismo e disperazione dei giovani riuscendo ad attrarli per poi portarli a togliersi la vita. Le autorità di Bagdad hanno detto che Allahiyiah è un movimento fuorilegge e che confligge con la costituzione irachena.