Come trovarsi al centro di un bivio politico molto più grande di quanto lo stesso diretto interessato potesse mai immaginarsi: per istruzioni, bisognerebbe seguire gli ultimi giorni di Mauro Avvenente, l’assessore al decoro urbano della giunta di Genova che Italia Viva vuole ritirare per assicurarsi un futuro nel club del Campo largo. E insomma: se nella Genesi si legge che Dio, per mettere alla prova la fede di Abramo, gli ordinò di sacrificare suo figlio Isacco, ora, nella versione molto più modesta della cronaca politica italiana, per mettere alla prova la fede di Matteo Renzi nel centrosinistra, gli si chiede di sacrificare il suo assessore nella giunta (di centrodestra) del capoluogo ligure. Renzi, novello Abramo, è già sul monte Moriah, coltello in mano, pronto al sacrificio. E l’impressione è che questa volta non scenderà alcun angelo del Signore per fermarne la mano e salvare la vita di Avvenente/Isacco. A meno che quest’ultimo non faccia in tempo a scappare da Italia Viva e a mettersi al riparo dietro lo scudo di un altro partito: è la strategia che, in realtà, ha già messo in campo per sopravvivere. Mauro Avvenente non vuole fare da vittima sacrificale. Tant’è che il sindaco di Genova Marco Bucci oggi, 2 settembre 2024, ha fatto sapere che “chi di Italia Viva è dentro la giunta ha detto di voler restare”.

Mauro Avvenente, l’assessore al Comune di Genova che Italia Viva sacrifica per il Campo largo

Mauro Avvenente, genovese, classe 1956, barba e baffi alla Giuseppe Verdi, maturità tecnica-elettronica (così si legge nel suo cv), pensionato da dipendente dell’Aster, l’azienda servizi territoriali del capoluogo ligure, una vita nel sindacato, per dieci anni presidente di Municipio, consigliere comunale targato Partito Democratico, dal 2022 nella giunta di Marco Bucci da assessore alle manutenzioni, al decoro urbano e ai centri storici in quota Italia Viva, sampdoriano, da come si evince dal suo profilo Facebook è l’uomo (suo malgrado) attorno al quale la politica italiana si attende una svolta. O meglio: l’ultima giravolta: quella di Italia Viva che, per essere accettata nel centrosinistra, è pronta a lasciare il centrodestra anche al Comune di Genova. Ieri, Tag24.it, con Luciano Nobili, aveva anticipato che la mossa era imminente. Oggi, concedendo una intervista alla Stampa, è stato direttamente Matteo Renzi a specificare che il centrosinistra val bene un posto in giunta nella città della Lanterna:

“Spazziamo il campo da ogni ambiguità: non intendiamo tenere i piedi in scarpe diverse e dunque siamo pronti a separare la nostra strada da quella del pur bravo Marco Bucci. Tanto bravo che, ricordo, Conte lo ha giustamente nominato commissario per la ricostruzione del ponte Morandi. Siamo pronti ad essere presenti in una lista riformista senza simboli di partito. E a sostenere, alle regionali liguri, la candidatura di Andrea Orlando, con cui ho posizioni diverse ma che ho comunque voluto come ministro”

Insomma, Renzi, alla sinistra-sinistra e al Movimento Cinque Stelle che non lo vogliono in coalizione con loro, sembra chiedere, come George Clooney nella pubblicità, what else?

Quando Avvenente disse: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”

Tuttavia, Renzi potrebbe non aver fatto i conti con l’oste. Il suo uomo all’Havana (a questo punto meglio definirlo così, più che a Genova) Mauro Avvenente è davvero disposto a lasciare l’incarico nella giunta Bucci? Sembra proprio di no: o da “tecnico” o da adottato da un’altra forza politica, vuole rimanere assessore. Il sindaco Bucci ha testimoniato in tal senso riservandosi di prendere le sue decisioni Ma più che a Renzi, ora Avvenente si sente legato proprio a lui. Del resto, la bacheca Facebook dell’assessore continua ad essere piena di post che annunciano interventi di scerbatura. E il 30 giugno 2022, commentando le deleghe appena ricevute con Repubblica, così rispose quando gli fecero una domanda che ora sa di incredibile premonizione:

Se Renzi, in questi cinque anni, staccasse la spina, che farà?

“Nella vita ho due certezze. La prima, diceva Brecht, riguarda la lode del dubbio. L’altra è che i capelli non mi ricresceranno più. Per il resto, si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”