Gli effetti della guerra continuano a devastare la popolazione della Striscia di Gaza su molteplici fronti. I palestinesi, già afflitti da una grave crisi umanitaria, sfollamenti massicci, e una drammatica carenza di acqua potabile e cibo, affrontano ora una nuova minaccia. Nel mese di agosto è stato rilevato il primo caso di poliomielite in un neonato, un segnale allarmante che ha suscitato preoccupazioni. In risposta, come annunciato dall’Oms, è stata dichiarata una tregua umanitaria legata all’epidemia di poliomielite che è iniziata domenica 1 settembre e che dovrebbe durare altri due giorni.

Gaza, circa 87mila bambini sono stati vaccinati contro la poliomielite

L’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato lo scorso 29 agosto che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per una tregua umanitaria, per consentire la somministrazione dei vaccini contro la poliomielite. Questa decisione è stata presa dopo che è stato confermato il primo caso di poliomielite nella Striscia in 25 anni. Un bambino di 10 mesi, di nome Abdul Rahman, residente a Deir al-Balah, nella zona centrale di Gaza, è rimasto paralizzato a causa del virus. La tregua è stata implementata per garantire che i vaccini possano essere somministrati in sicurezza ai bambini di età inferiore ai 10 anni per prevenire ulteriori casi di poliomielite.

La campagna di vaccinazione durerà diversi giorni e coprirà tre regioni di Gaza: nord, centro e sud. Ogni giorno, le vaccinazioni saranno effettuate durante una pausa di nove ore, dalle 6 alle 15. Le autorità sanitarie hanno avviato la campagna l’1 settembre. L’Unwra ha annunciato che, solo nel primo giorno, sono stati vaccinati oltre 87mila bambini su un totale previsto di 640mila.

Oggi, 2 settembre, i medici hanno continuato a somministrare le vaccinazioni a migliaia di bambini palestinesi durante la seconda giornata della campagna. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, per raggiungere l’immunità universale sarà necessario vaccinarne il 90 per cento dei bambini.

I combattimenti

I bombardamenti nella Striscia di Gaza continuano, aumentando le preoccupazioni per la sicurezza durante la campagna vaccinale in corso. Sebbene non siano stati segnalati episodi di violenza nei pressi dei centri vaccinali, i combattimenti rappresentano un rischio costante, complicando il compito dei genitori che devono portare i propri figli a vaccinarsi.

Un attacco israeliano ha colpito una scuola a Gaza City, causando la morte di 11 persone che vi avevano trovato rifugio. Inoltre, altre quattro persone hanno perso la vita mentre viaggiavano in auto nei pressi di Deir el-Balah. Il bilancio complessivo delle vittime è salito a 40.786, un numero che purtroppo continua a crescere giorno dopo giorno.