Ad ultimatum quasi scaduto è arrivata nella serata di ieri, domenica 1 settembre 2024, l’investitura ufficiale del tre volte ministro Andrea Orlando come candidato per il campo largo di centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria. Con una nota congiunta, Pd, M5s, Avs e Azione hanno confermato la scelta del deputato democratico alla guida della coalizione che, il prossimo 27 e 28 ottobre, tenterà di strappare la regione al centrodestra.
Centrodestra che, al momento, ancora non ha indicato il nome del successore del governatore dimissionario Giovanni Toti. In attesa di conoscere la decisione della coalizione di maggioranza, i candidato scesi ufficialmente in campo fino ad oggi sono tre: oltre ad Andrea Orlando, nei giorni scorsi avevano già annunciato la propria candidatura anche l’ex M5s, Nicola Morra e il presidente di Democrazia Sovrana Popolare, Francesco Toscano.
Il campo largo sceglie Andrea Orlando in Liguria. Da sciogliere il nodo Renzi
La nota congiunta con cui si ufficializza la candidatura per il campo largo di Andrea Orlando in Liguria è arrivata nella tarda serata di ieri, dopo che nel pomeriggio, il M5s aveva dato il via libera all’appoggio al candidato democratico, ritirando la candidatura del senatore Luca Pirondini.
“Il confronto ha portato all’individuazione di Andrea Orlando come figura in grado di raccogliere la più ampia fiducia affinché, nella veste di candidato alla presidenza della Regione Liguria, possa garantire la costruzione di un’alternativa”.
Si legge nel comunicato firmato da Pd, M5s, Avs e Azione. Manca Italia Viva che pure nelle scorse settimane ha dichiarato di essere pronto ad appoggiare l’ex ministro Orlando.
Il nodo Matteo Renzi, infatti, resta uno dei nodi irrisolti di questa prima fase della campagna elettorale in Liguria. Il M5s ha detto chiaramente di non volere Italia Viva nella coalizione a sostegno di Orlando, così come anche Azione di Carlo Calenda. La segretaria del Pd Elly Schlein, però, ha detto ‘niente veti’ e non ha ancora rinunciato ad includere Renzi nel progetto di costruzione del campo progressista. L’ex presidente del Consiglio si è anche detto disponibile a far uscire Iv dalla giunta di centrodestra a Genova per non stare ‘con un piede in due scarpe’ come ha sottolineato nelle scorse ore la segretaria democratica. Le prossime ore saranno quindi decisive per la definizione definitiva del perimetro della coalizione di centrosinistra.
Centrodestra in ritardo ancora senza un candidato
Il centrodestra ‘in ritardo’ non sa scegliere il suo candidato. Il vertice dello scorso 30 agosto tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani avrebbe dovuto risolvere la questione, ma così non è stato. La candidatura dell’ex giornalista, fedelissima di Giovanni Toti, Ilaria Cavo è stata messa sotto ghiaccio in attesa dei risultati di un sondaggio commissionato da FdI. Ritornati sul tavolo i nomi del sottosegretario della Lega Edoardo Rixi, ma anche quella del vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi, che piace molto a Matteo Salvini.
Forza Italia sembra non aver rinunciato, infine, alla possibilità di un candidato civico in discontinuità con l’amministrazione precedente. Insomma, il centrodestra non riesce a decidere lasciando un vantaggio al centrosinistra e ad Andrea Orlando che ha iniziato già da settimane la sua campagna elettorale.
Elezioni Liguria 2024, il punto sui candidati: gli ‘outsider’ Morra e Toscano
Oltre ad Andrea Orlando, nei giorni scorsi sono scesi ufficialmente in campo anche l’ex M5s Nicola Morra e il presidente di Democrazia Sovrana e Popolare, Francesco Toscano.
Per la candidatura di Toscano pesa l’incognita della raccolta delle firme per la presentazione delle liste.
Nicola Morra, ex presidente della Commissione Parlamentare antimafia ed ex M5s si candida con il movimento “Uniti per la Costituzione” collegato all’ex senatore grillino Mattia Crucioli.