Parole che lasciano pochi dubbi e fanno sollevare un polverone. Di quelli che non si placano anzi, più se ne parla, più le acque si agitano e i tormenti aumentano, soprattutto da parte delle opposizioni. Le parole di Federico Mollicone sulle strage di Bologna stanno facendo discutere e stanno alzando di parecchio la tensione politica.

Lui, il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone resta convinto del fatto suo ma anche che tutto questo che si sta creando è una “polemica sul nulla, che sono sicuro che si riassorbirà“. E’ lui stesso che argomenta, precisa e ha sempre ribadito un concetto, ovvero che “le sentenze vanno sempre rispettate“. Il problema è che quella frase, riferita alla strage di Bologna, accostandola al concetto che la destra è “vittima di un teorema”, hanno senza dubbio creato un forte imbarazzo, anche e soprattutto da parte della Meloni.

Strage di Bologna, le parole di Mollicone indispettiscono Schlein e compagni

Il presidente della Commissione Mollicone è tornato ancora sulla vicenda durante il festival della Versiliana, a Marina di Pietrasanta e ci riprova: “Le sentenze si rispettano, ma bisogna avere la possibilità, ed è previsto dalla Costituzione, di chiedere con un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia se in quello “sciame” di processi siano state rispettate le garanzie di accusa e difesa“.

Le opposizioni, che già avevano chiesto le dimissioni di Mollicone, tornano alla carica. «Mi chiedo che cosa aspetti Meloni a prendere le distanze, a chiarire se è la posizione solo di Mollicone o è anche la sua e del governo.

Mi chiedo se sia possibile che una persona che sostiene queste tesi possa essere presidente della commissione cultura della Camera” attacca Elly Schlein ospite di In Onda ieri sera su La7. Tesi che già nel pomeriggio era stata respinta da Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, anche FdI: «A me risulta che in democrazia ognuno possa, con la giusta dose di equilibrio, esprimere le opinioni che ritiene e che pensa.

Anche sulle sentenze e sulle modalità con cui alcuni processi sono stati celebrati. Semmai ritengo scandaloso che qualcuno si scandalizzi e chieda addirittura le dimissioni».