Nelle strade della Turchia, in ognuna delle 81 città, cani e gatti randagi sono animali cari per i cittadini. Per alcuni prendersi cura di loro è una questione culturale e per altri storica o anche religiosa. Per questa la contestata legge sull’eutanasia per i cani randagi approvata dal parlamento alla fine del mese di luglio continua a far discutere. Ogni giorno arrivano notizie di animali che subiscono atrocità. Ecco perché oggi 1 settebre centinaia di persone si sono unite per chiedere l’abolizione della norma.

L’eutanasia per i cani randagi in Turchia

Molti turchi amano salutare cani e gatti che incontrano ogni giorno in strada. Mentre sui social media circolano video di gatti che salutano i viaggiatori in giro per il paese, i turchi si preoccupano per il caldo estremo e lasciano loro una tazza d’acqua. Per le vie delle città non mancano mai cibi per questi animali. Hanno spesso un nome e persino una casetta personalizzata. I cani “controllati” si riconoscono dal loro “orecchino”. Infatti a tutti quelli che sono stati vaccinati viene applicato all’orecchio un segnalatore.

La proposta di legge del governo turco è finalizzata a rimuovere gli animali randagi dalle strade e per questo ha accesso polemiche fin dall’inizio. La norma è stata approvata lo scorso 30 luglio. Ora milioni di cani randagi dovranno essere portati nei canili che hanno spesso condizioni non adeguate o sono sovraffollati. In precedenza, era vietato raccogliere o allontanare animali randagi senza l’obiettivo di curarli o castrarli ma il nuovo regolamento ha abolito il metodo “raccogliere, vaccinare, sterilizzare e liberare”. La nuova legge impone che tutti i cani randagi siano raccolti e curati nei canili fino alla loro adozione.

La legge concede ai governi locali tempo fino al 31 dicembre 2028 per creare strutture adeguate e migliorare quelle esistenti. Tuttavia, la normativa è stata criticata per le sue formulazioni aperte a diverse interpretazioni. Anche se non esiste una disposizione esplicita che preveda la soppressione di tutti i cani randagi, l’articolo che regola il trattamento degli animali è stato visto da molti come ambiguo, sollevando timori su possibili abusi.

Attualmente, non esistono sufficienti strutture o personale per raccogliere tutti gli animali randagi, rendendo difficile l’implementazione efficace della legge. Questo ha alimentato il dibattito su come verrà gestita la situazione, con il timore che, senza risorse adeguate, i cani randagi possano essere trattati in modo inappropriato.

Gli animalisti, i professionisti e l’opposizione sostengono che la legge porterà ad una strage di animali che potrebbe essere evitata. Gli animali randagi possono essere vaccinati e sterilizzati in modo tale da tenere sotto controllo il loro numero sulle strade.

La strage di animali

L’incubo degli animalisti si è avverato. Dall’inizio delle discussioni sulla proposta di legge, ogni giorno sui media e social network hanno iniziato ad apparire video di persone che uccidono animali autonomamente. La scoperta di fosse comuni per gli animali ha suscitato l’indignazione di milioni di turchi.

La legge è stata promulgata l’1 agosto. Episodi atroci come decapitazioni o avvelenamenti non si fermano ma l’opinione pubblica non ha abbondonato gli animali. Per gli esperti non si tratta solo della loro tutela. Questi casi brutali sono frutto anche delle leggi che non vengono applicati tempestivamente ed efficacamente contro la tortura e l’uccisione.

La protesta dell’1 settembre

In seguito agli appelli delle associazioni animaliste e dei gruppi dei diritti, domenica 1 settembre centinaia di persone si sono riunite a Istanbul per chiedere l’abolizione della legge che apre la strada ad un massacro arbitrario degli animali. Parteciperanno anche diversi nomi autorevoli dal mondo dello spettacolo noti per essere difensori dei diritti degli animali.