Si potrà presentare fino al 31 ottobre 2024 la domanda per il Fondo indigenti del Superbonus, la misura che consente a chi abbia fruito dell’incentivo sui lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici di ottenere un rimborso su parte delle spese anticipate e non altrimenti recuperabili, a causa dell’abbassamento della percentuale di agevolazione.

Il Superbonus Fondo indigenti è stato introdotto dal decreto ministeriale del 31 luglio 2024 e confermato, per il 2024, dal decreto legge numero 39 dello scorso 30 marzo. Grazie a questo fondo – le cui risorse stanziate nel 2023 ammontavano a 20 milioni di euro e sono ancora quasi interamente a disposizione – si possono coprire le spese non agevolate dal Superbonus per il passaggio dal 110% al 90% (nello scorso anno) e dal 90% al 70% nel 2024.

Dal punto di vista normativo, si attende il provvedimento operativo con le nuove disposizioni per presentare la domanda al Fondo indigenti. Il decreto è stato già firmato dal ministero dell’Economia e delle Finanze ed è atteso, nei prossimi giorni, alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Domanda Superbonus Fondo indigenti entro il 31 ottobre 2024, in cosa consiste l’incentivo?

Anche nel 2024 si potrà presentare domanda per il sostegno del Fondo indigenti del Superbonus, la misura che consente di coprire la percentuale di spese sostenute per i lavori di efficientamento energetico e di riqualificazione degli edifici non agevolata dai bonus edilizi.

Introdotta già nello scorso anno, la copertura è stata confermata anche per il 2024 e le domande si potranno presentare entro il 31 ottobre 2024. Le risorse a disposizione derivano dai fondi stanziati nello scorso anno e non utilizzati. Nel 2024 rimangono ancora da assegnare, pertanto, 16,4 milioni di euro.

A chi spetta il contributo per la perdita di percentuale dei bonus edilizi?

Per richiedere il contributo del Fondo indigenti 2024 del Superbonus è necessario presentare domanda entro la fine di ottobre per le spese sostenute nel 2024. Pertanto, possono richiedere le agevolazioni del Fondo i contribuenti che:

  • abbiano un reddito di riferimento (non l’Indicatore della situazione economica equivalente – Isee) non eccedente i 15mila euro;
  • abbiano emesso bonifici parlanti per pagare le spese di lavori agevolati dal Superbonus tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024 (il periodo è di dieci mesi);
  • abbiano raggiunto sui lavori uno stato di avanzamento (Sal) di almeno il 60 per cento riferito alla scadenza del 31 dicembre 2023;
  • abbiano già asseverato i lavori e fruito dello oggetto di sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta.

Si ricorda che la fruizione del nuovo contributo non concorre a formare la base imponibile ai fini delle imposte sui redditi.

Come inviare domanda del Fondo indigenti del Superbonus 2024?

Per la presentazione della domanda al Fondo indigenti del Superbonus per le spese del 2024 occorrerà far riferimento alla procedura del 2023. Ovvero, le istanze potranno essere presentate mediante la piattaforma telematica messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate, all’interno del proprio “Cassetto fiscale“.

Tuttavia, per inoltrare la domanda si dovrà attendere il provvedimento dell’Agenzia delle entrate, da emanarsi nella scadenza di 60 giorni dalla pubblicazione del decreto. Il decreto chiarirà tutti i punti più importanti per la richiesta del bonus.

Per il 2024 si potrà richiedere il contributi in rapporto alla percentuale del Superbonus del 70%. Tuttavia, l’erogazione del contributo riguarda anche altri bonus edilizi, quali il sisma bonus, il bonus per l’installazione delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici e le altre agevolazioni relative al fotovoltaico e all’efficientamento energetico.

Come calcolare quanto spetta di incentivo?

Si ricorda che il massimo ottenibile sulle spese del 2024 è dato dalla differenza del 100% del costo e la percentuale di agevolazione. In base alle domande presentate, nello scorso anno si potevano ottenere fino a 9.600 euro.

Il calcolo deriva dall’applicazione del massimale del Superbonus (96.000 euro di detrazione massima) moltiplicata per la percentuale non coperta dal Superbonus stesso del 10% (100% – 90%). Non essendo arrivato un numero elevato di domande, i richiedenti hanno potuto ottenere il 100% del 10%, senza riparametrazione del contributo per un eccesso di istanze che, anzi, sono state molto al di sotto delle attese.