Università, con l’inizio del nuovo anno accademico 2024/2025 sono molti gli studenti fuori sede che dovranno affrontare innumerevoli spese. A quanto ammontano?
Come messo in evidenza dal report Unione degli Universitari-Federconsumatori il costo della vita per uno studente fuori sede è aumentato fino a 5.000 euro nel corso degli ultimi due anni. Le spese dell’affitto rimangono la voce di costo più onerosa per chi frequenta un ateneo universitario lontano dal comune di residenza.
I canoni di locazione sono saliti di sette punti percentuali e nei capoluoghi regionali (Milano, Bologna e Roma) affittare una singola stanza comporta un esborso di 600 euro al mese. Oltre alle spese di affitto, gli studenti fuori sede devono sostenere altre voci di spesa: rette universitarie, bollette, cibo, trasporti, spese sanitarie, tempo libero e materiale didattico.
Università, a quanto arrivano le spese per gli studenti fuori sede?
L’Università rappresenta la prima esperienza duratura lontano da casa, ma l’ammontare delle spese da sostenere potrebbe prevedere un esborso di 19mila euro secondo l’analisi di Skuola.net. Ecco quali sono le voci di spesa a carico degli studenti universitari che decidono di trasferirsi a chilometri e chilometri dalla città di residenza.
A quanto ammonta il conto totale? Uno studente universitario può arrivare a spendere non meno di 10mila euro per ogni anno di frequentazione. L’elenco delle spese obbligatorie è costituito dalle rette universitarie, dalle spese dei canoni di locazione, dalle bollette, dalle voci di cibo e dalle voci di materiale didattico. Per gli studenti pendolari che frequentano l’ateneo fuori dalla propria città l’ammontare delle spese sale.
Per chi opta per il trasferimento di natura temporanea in una città universitaria, l’ammontare globale delle spese varia dai 17mila euro ai 19.000 euro, nel caso in cui l’ateneo universitario sia ubicato nel Settentrione italiano. Secondo il report realizzato da Federconsumatori e dall’Unione degli Universitari, la spesa universitaria è aumentata di 5.000 euro a studente nel corso dell’ultimo biennio.
Università, le spese di affitto per gli studenti fuori sede
A pesare maggiormente sulle tasche degli studenti universitari fuori sede sono i canoni di locazione. Per gli studenti fuori sede non lavoratori le spese di affitto vanno ad impattare negativamente sulle tasche delle famiglie. L’aumento dei canoni di locazione ha fatto registrare aumenti medi pari a 7 punti percentuali a livello nazionale. Per prendere in affitto una stanza singola lo studente universitario fuori sede può esborsare fino a 500 euro al mese. Per una stanza doppia il canone di affitto mensile può arrivare fino ai 300 euro.
Oltre alle spese di affitto delle stanze bisogna mettere in conto anche le spese condominiale e le bollette luce e gas. Intercorrono delle differenze di canone di locazione a seconda della città in cui ha sede l’ateneo universitario. I maggiori rincari si registrano nelle città dove è presente uno o più atenei universitari. Milano rimane la città universitaria più onerosa, seguono Bologna, la Capitale, il capoluogo toscano. Proprio a Firenze il mercato delle case per gli studenti universitari fa concorrenza agli affitti brevi e dei B&B. Come messo in evidenza dal portale Immobiliare.it, le città universitarie guidano la classifica dei prezzi delle stanze doppie.
Tra le città universitarie le camere doppie più care si trovano a Milano, a Napoli, a Roma, a Bologna e a Siena. Un’altra voce di spesa universitaria concerne le tasse universitarie: ad esclusione degli iscritti che riescono ad ottenere l’esenzione dal pagamento delle quote, nel 2022 l’ammontare medio pro capite delle tasse era pari a 1.470 euro. Studiare in un ateneo del Settentrione italiano risulta più costoso rispetto al Sud Italia. Gli studenti fuori sede devono esborsare fino a 500 euro per il cibo (spesa ai supermercati e mensa universitaria). A questa voce di costo si devono aggiungere altre voci di costo per attività sportive, culturali e ricreative che superano i 150 euro al mese.